Transat Jacques Vabre, exploit di Ambrogio Beccaria con Alla Grande Pirelli: primo con vantaggio a Lorient

Si è conclusa la prima durissima tappa della Transat Jacques Vabre

Alla Grande Pirelli
di Francesca Lodigiani
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Martedì 31 Ottobre 2023, 12:40

Alla Grande Pirelli di Ambrogio Beccaria ha chiuso al primo posto con un bel vantaggio sugli altri, la prima durissima tappa della Transat Jacques Vabre. La barca italiana è arrivata al traguardo a  Lorient  sulla costa bretone poco prima dello scoccare della mezzanotte,  dopo una galoppata da Le Havre durata 1 giorno, 10 ore, 5 minuti e 19 secondi. 

A seguire, con un distacco di circa 6 miglia, gli altri e tra essi  Ibsa di Alberto Bona all’8° posto, Influence 2 di Andrea Fornaro 11° e 20° Acrobatica di Alberto Riva, la barca varata solo lo scorso 5 settembre  a Genova, che però ha  stazionato a lungo nella parte più alta della classifica. Sfortunato invece Pietro Luciani, coskipper sulla francese Dékuple, che si è dovuto ritirare e puntare su Cherbourg per danni strutturali allo scafo dovuti a un impatto con un UFO, che nel mondo marino  sta per oggetto galleggiante non identificato.

Transat Jacques Vabre: tempo duro, partenza confermata, ma con cambio di percorso

La tappa di 320 miglia da Le Havre a Lorient non fa parte dell’abituale percorso della Transat Jacques Vabre che per i Class 40 è di 4500 miglia  e punta direttamente su La Martinica ai Caraibi.

Ma per la prima volta nella sua storia la Direzione di Gara, a causa della tempesta Claran in arrivo sulla costa atlantica di Francia e Portogallo, ha deciso di far partire solo i giganteschi trimarani Ultime sul percorso previsto, che con la loro velocità avrebbero preceduto  la tempesta, mentre per i più piccoli e meno veloci trimarani Ocean 50 e per i Class 40, si è inventata una  tappa  intermedia a Lorient, mentre ha tenuto in porto a Le Havre  gli Imoca 60 tra i quali corre Giancarlo Pedote con Prysmian Group.

Ambrogio Beccaria e il suo compagno di Avventura Nicolas Adrien hanno mostrato “maestria”, come scrivono gli organizzatori transalpini,  nel gestire questa impegnativa prima tappa partita con 44 scafi in 35 nodi di vento e mare impegnativo. 

«Abbiamo avuto problemi alla nostra antenna satellitare – racconta  Ambrogio all’arrivo - e speriamo di riuscire a ripararla prima della ripartenza. ‘E stata una tappa breve, ma molto intensa. La partenza è stata fantastica, la più bella che io abbia mai visto con le barche che volavano a 20 nodi. Ma poi è stata molto dura. Dovevamo virare continuamente in 30 nodi. Per fortuna avevamo trovato tempo duro al Fastnet. Non pensavamo ci servisse come allenamento per la Jacques Vabre, e invece sì. A bordo a parte l’antenna,  a qualche piccolo danno alle vele… e a un  ginocchio e due gambe che hanno preso un po’ di botte, non abbiamo avuto problemi . Davanti a noi era tutto piuttosto selvaggio….».

«La prima notte le condizioni sono state molto toste – aggiunge Nicolas – dura abituarsi. A bordo era violento, ma sono felice che ce l’abbiamo fatta. Meglio esser un’ora avanti che dietro. E' stupefacente vedere come Ambrogio gestisce la sua barca. E’ stato coinvolto nella progettazione e la conosce intimamente». Ora al riparo nel porto Bretone i concorrenti aspettano che la tempesta, che dovrebbe arrivare al suo apice mercoledì, si sfoghi per poi fare un’altra partenza, questa volta  con destinazione Caraibi sulla Rotta del Caffè.    

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