NYYC American Magic vince la Preliminary Regatta di Vilanova i la Geltrù per un punto su Emirates Team New Zealand. I due non hanno però la possibilità di misurarsi nella Match Race finale riservata ai migliori in classifica dopo le cinque regate di flotta disputate tra sabato e oggi, domenica 17 luglio, a causa del calo del vento dopo il via, che ha costretto il Race Director Iain Murray a mandare tutti a casa. Luci e ombre nei risultati di Luna Rossa Prada Pirelli che chiude al quarto posto, quattro punti dietro ai francesi di Orient Express Racing Team e un punto davanti ad Alinghi Red Bull Racing che però, dopo una gran duellare con gli italiani nelle iniziali due prove della giornata, non ha potuto disputare la terza a causa di un problema idraulico del suo AC 40.
Cala il sipario sulla Preliminary Regatta spagnola che apre di fatto il percorso della 37° America’s Cup nel 2024 a Barcellona.
Anzi, come ha a più riprese sottolineato lo skipper della Luna Max Sirena, le Preliminary Regatta sono obbligatore secondo il Protocollo e vanno fatte, ma il successo nel "Gioco Grande" del prossimo autunno si basa su altro, sulla progettazione dell’AC 75 al quale i team stanno lavorando traendo spunti, nel caso di Luna Rossa Prada Pirelli, della performance della barca laboratorio dalla livrea arlecchino varata nel 2022 con cui tanto si è navigato, e si continua a navigare, a Cagliari. Anzi, per come la pensa Sirena, le Preliminary Regatta sono una perdita di tempo, rispetto al "Gioco Grande". Una considerazione legata anche al fatto che il sindacato italiano è stato il penultimo a ricevere dai kiwis l’AC 40, come stigmatizzato in più occasioni. Gli uomini della Luna infatti ,rispetto ai kiwis, a quelli del New York Yacht Club e di Alinghi Red Bull Racing, hanno navigato molto meno, di fatto solo 14 giorni, sull’ AC 40, consegnato loro appena un mese fa. Ma anche questi che potrebbero sembrare dispetti, fanno parte dell'America's Cup dove, da sempre, le carte le dà il Defender.
Chi esce molto bene da queste regate sono i nuovi arrivati, Alinghi Red Bull Racing e Orient Express Racing Team, che hanno offerto spunti di tutto rispetto. Chi ne esce molto male è Ineos Britannia, il team guidato dal supercampione della vela olimpica Sir Ben Ainslie, arrivato ultimo con gran distacco. Chi ne esce rinfrancato e in qualche modo riceve un risarcimento morale, è il Team del New York Yacht Club, i detentori della America’s Cup per 132 anni, funestati ad Auckland dall’incidente al quale si assistette in diretta in cui si rovesciarono rischiando l’affondamento, furono costretti a saltare un round robin e nonostante il lavoro massacrante per rimettere in sesto il proprio AC 75, videro sfumata qualsiasi chance di essere competitivi e di andare in finale. Una vittoria che inietta loro energia salutare.
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