Pugilato, Pietro Rossetti sabato sul ring a Monaco per il titolo IBF Intercontinentale dei welter

Il pugile romano sfiderà l'ucraino Karen Chukhadzhian

Pietro Rossetti sul ring (Credits Umberto Migliaccio)
di Tommaso Catalano
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 15:37

L’Oktorberfest a Monaco è finito da quasi un mese, e nella città della Baviera ora si respira solo aria di pugilato. Ed è romano l’ospite più atteso della serata di domani sera, organizzata al centro congressi Zenith: Pietro ‘The Butcher’ Rossetti, già campione italiano e dell’Unione Europea dei pesi welter, terrà alto il tricolore nella sfida contro l’ucraino (ma residente in Germania e quindi padrone di casa) Karen Chukhadzhian. In palio c’è il titolo IBF Intercontinentale di categoria.

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«Sarà un incontro sanguinoso e bellissimo»

Il pugile della Team Boxe Roma XI, 25 anni, non è nuovo a complicate trasferte europee. A marzo scorso andò a prendersi la cintura dell’UE a Montpellier, battendo per ko alla seconda ripresa l’allora campione in carica Mohamed Kani. Adesso, una sfida ancora più impegnativa: «Per me la parte difficile di una trasferta è l’organizzazione: portare nella borsa tutto ciò che mi serve, e organizzarmi per il cibo che devo mangiare - spiega - Ma al di là di questo, andare a combattere all’estero mi trasmette solo sensazioni positive, voglia di combattere e di vincere”. Pietro ha nelle sue corde una naturale predisposizione a vincere per ko: 8 dei suoi 18 successi sono arrivati così. D’altro canto, Chukhadzhian è un cliente scomodissimo: anche lui ha le mani pesanti (12 vittorie prima del limite su 22), sa incassare tanti colpi, e nel 2022 ha già vinto e difeso il titolo in palio domani sera. «Non sarà facile, dovrò costringerlo a fare il match che voglio fare io, ossia dalla corta distanza – spiega il romano – Verrà fuori un incontro all’ultimo sangue, sicuramente bellissimo».

«Nella tana del nemico dimostrerò chi sono»

L’ucraino dalla sua avrà anche il supporto del pubblico bavarese, ma di questo a Pietro (che al suo fianco avrà i suoi maestri Italo Mattioli e Luigi Ascani) non interessa affatto: «Per me sarà uno stimolo in più, e mi rende molto contento: combattere nella tana del nemico mi fa essere molto più determinato a dimostrare chi sono, e a vincere la cintura». La fatica di preparare un incontro titolato in trasferta è notevole, visto che bisogna considerare gli enormi sacrifici che in Italia fa un pugile: «Dovendo nel frattempo lavorare, bisogna riuscire a far incastrare tutto per prepararsi al meglio. Anche perdere quei pochi chili in più nella settimana che precede il peso è faticoso», prosegue. Ora però c’è un ring su cui salire e dare tutto. A tifare per Rossetti, in mezzo al pubblico tedesco che supporterà Chukhadzhian, ci sarà uno sparuto ma coraggioso drappello, fatto di amici e fidanzata. «Se riuscirò a vincere, sarà soprattutto merito delle persone che mi vengono a vedere».

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