Pga Championship, c'è anche Molinari

Pga Championship, c'è anche Molinari
di Redazione Sport
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Martedì 8 Agosto 2017, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 16:06
Francesco Molinari sarà in campo per la nona volta consecutiva nel Pga Championship, il quarto major stagionale in programma da giovedì a domenica prossimi al Quail Hollow Club di Charlotte nel North Carolina (Usa). Saranno presenti 49 dei primi 50 giocatori del ranking mondiale, unica defezione quella di Brandt Snedeker. Difende il titolo Jimmy Walker, ma gli occhi saranno tutti per il n.2 al mondo Jordan Spieth - ha l'occasione per completare il «grande slam» ad appena 24 anni, avendo già vinto gli altri tre major - e per il n.3, il giapponese Hideki Matsuyama, in gran forma e reduce dal successo di domenica scorsa ad Akron. Francesco Molinari ha mostrato due volti ad Akron: giù di tono nei primi due giri e con rendimento ad alto livello negli altri due. Ha giocato poco negli ultimi tre mesi e questo forse spiega una certa lentezza a trovare il passo giusto.
Nel PGA Championship ha il secondo numero di presenze nei major (contro 10 Open Championship, 8 US Open e 6 Masters), ma è l'unico nel quale non è mai uscito al taglio, con miglior risultato la decima posizione nel 2009. Oltre a Spieth e Matsuyama, i pretendenti per la vittoria sono comunque un bel numero. Sta crescendo Rory McIlroy, numero quattro al mondo, ed è molto probabile che questa volta non si limiti a rimanere a un passo dalla vetta. Del resto nelle dichiarazioni post Akron è stato piuttosto ottimista, cosa che non accadeva da qualche tempo. Il terzetto citato è un pò più avanti nelle previsioni della vigilia, mentre ha un credito relativo Walker che non vince proprio dal PGA Championship 2016. Quanto a Dustin Johnson, leader del world ranking, e agli altri che occupano i posti dal quinto al decimo, ossia gli spagnoli Sergio Garcia e Jon Rahm, l'australiano Jason Day, gli svedesi Henrik Stenson e Alex Noren e l'americano Rickie Fowler, non si possono tenere troppo lontani nella lista del possibili vincitori, ma ognuno di loro ha delle pause di rendimento che pregiudicano il risultato finale.
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