​Nuoto, Curtis da urlo: segna un nuovo record ai Mondiali juniores

Nessuna medaglia nella giornata di oggi per l'Italia

Nuoto, Curtis da urlo: segna un nuovo record ai Mondiali juniores
di Piero Mei
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Venerdì 8 Settembre 2023, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 19:32

Ragazze da record ai mondialini di nuoto che si concludono domani a Netanya, in Israele, per la categoria degli juniores: americani e australiani fanno la parte del leone, come sempre in questo genere di eventi, ma se si guarda all’Europa i ragazzi d’Italia sono sempre in vetta. Come è capitato alla fiorentina Emma Vittoria Giannelli che si è classificata al quarto posto nella serie più veloce dei 1500 stile libero. A precederla Kate Hurst, Usa, 16:09.37, Ruka Takezawa, Giappone, 16:18.68, e Mao Yihan, Cina, 16:18.76; ma il crono di 16:19.06 costituisce per l’azzurra non solo il proprio primato personale ma anche quello italiano di categoria che la sedicenne Emma toglie a Simona Quadarella che da junior nuotò il record nel 2014. Giannelli ha migliorato sé stessa di ben 11 secondi!
Ha migliorato sé stessa anche la piemontese Sara Curtis, la ragazza d’origine materna nigeriana che nuota contro i pregiudizi: Sara ha ottenuto il secondo tempo di qualificazione alla finale di domani dei 50 stile libero, scendendo per la prima volta sotto i 25 secondi: 24.91 il suo tempo, il suo precedente record era 25.01.

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Sara, poi, si è tuffata una seconda volta per la gara finale della sessione pomeridiana, la 4x100 stile libero femminile (compagne di staffetta Matilde Biagiotti, Marina Cacciapuoti e Giulia Vetrano) e si è piazzata al quarto posto, cui ormai l’Italia è abbonata a Netanya, preceduta dalle solite tre, nell’ordine Australia, Usa e Canada. 3:42.39 il tempo dell’Italia.
A proposito di record da segnalare il 26.98 nei 50 rana di Felix Viktor Iberle, un crono che toglie dal primato dei campionati juniores l’azzurro Nicolò Martinenghi che lo fece nel 2017.

Iberle rappresenta anche un’altra caratteristica di questi campionati: è indonesiano e questo contribuisce ancora di più alla globalizzazione del nuoto, sempre più evidente e che riguarda ormai nazioni che mai s’erano viste primeggiare in acqua.

 

Dove, naturalmente, le novità e la tradizione si mescolano: nelle semifinali dei 100 stile libero maschili il re delle medaglie, l’americano Maximus Williamson, ha stampato, 49.38, il miglior tempo, ma una buona risposta è venuta dal nuotatore nero di Trinidad Tobago, Nikoli Blackman, quinto crono. Alla finale di domani l’Italia parteciperà con due atout, i ragazzi di Roma, Davide Passafaro, 49.80 quarto tempo, e Lorenzo Ballarati, 50.03, ottavo tempo.

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