Il cinema piange Tony Curtis:
l'attore è morto all'età di 85 anni

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Giovedì 30 Settembre 2010, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 01:46

ROMA - La notte scorsa morto all'et di 85 anni Tony Curtis, indimenticato e indimenticabile volto del grande schermo. Anticipata dal sito Entertainment Tonight, la notizia della scomparsa del grande attore stata confermata dalla figlia Jamie Lee Curtis. Tony Curtis, il cui vero nome era Bernard Schwartz, sposato 6 volte, cinque figli, è stato protagonista di tantissimi film di successo, tra i quali l'indimenticabile A qualcuno piace caldo, con Marilyn Monroe e Jack Lemmon. Dal 1948, anno della prima apparizione sul grande schermo con il nome di James Curtis, ha girato più di 140 film. Nel 1959 ha ricevuto una nomination all'Oscar per La parete di fango, durissimo film nel quale compare accanto a Sidney Poitier.

Il portavoce della famiglia, Preston Ahearn, ha detto che Curtis è morto alla mezzanotte locale nella sua casa di Henderson, nel Nevada, accanto alla moglie Jill VandenBerg, di 42 anni più giovane.

Oltre a quella cinematografica, di rilievo anche la sua attività televisiva, come coprotagonista nei primi anni Settanta della serie di telefilm Attenti a quei due, in cui impersona il ricco playboy americano Danny Wilde, contrapposto al raffinato lord inglese Brett Sinclair (Roger Moore).

Nato il 3 giugno 1925 nel Bronx, figlio di una modesta famiglia ebraica di origini ungheresi, il nome di Tony Curtis è legato ad una stagione irripetibile di Hollywood. Il suo debutto avviene nella parte di un ballerino in Doppio gioco di Robert Siodmak. Negli anni '50 alterna ruoli leggeri a drammatici, tutti impostati su un fisico prestante e una bellezza diversa da quella dei machi hollywoodiani. Sono gli anni, per le parti brillanti, di Il principe ladro di Rudolph Mat‚ Il figlio di Ali Babà di Kurt Neumann e Il mago Houdini di George Marshall; del secondo gruppo fanno parte Furia e passione di Joseph Pevney, Trapezio di Carol Reed, Piombo rovente di Alexander Mackendrick e La parete di fango. Per le commedie l'eccellente Operazione sottoveste di Blake Edwards, in coppia con Cary Grant, ma soprattutto A qualcuno piace caldo in cui veste i panni (femminili) di Josephine. Arriva poi Spartacus di Stanley Kubrick dove ritrova Kirk Douglas con cui aveva già lavorato in I Vichinghi di Richard Fleischer. Negli anni '60 dà il volto al serial killer schizofrenico de Lo strangolatore di Boston, sempre di Fleischer. Le sue ultime apparizioni di rilievo Gli ultimi fuochi di Elia Kazan e La signora in bianco di Nicolas Roeg.

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