«Lo sport è sempre stato in prima fila nella lotta all'intolleranza, votato alla pacifica convivenza, all'integrazione; è riuscito dove molti avevano fallito, come ha potuto di recente l'azione del Comitato Internazionale Olimpico nel tentativo di avvicinare le due Coree che, sempre più spesso, si presentano nelle grandi competizioni mondiali con una squadra unificata», sottolinea il presidente della Fin. «Dobbiamo tutti insieme continuare ad opporci ad azioni di chiusura, non dobbiamo cedere a nessuna prevaricazione; lottare affinché i sacrosanti principi dello sport non vengano stracciati in questa come in tutte le altre occasioni», aggiunge Barelli che conclude: «credo che dal punto di vista dello sport, l'intervento del CIO e delle Federazioni mondiali e continentali sia indispensabile, insieme con eventuali azioni di diplomazia politica».
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