Lunedì il tennis riapre, ma il nuoto dice no: «Piscine chiuse senza linee guida»

Lunedì il tennis riapre, ma il nuoto dice no: «Piscine chiuse senza linee guida»
di Romolo Buffoni
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Domenica 3 Maggio 2020, 07:30
Lo sport è un universo in cui le varie discipline rappresentano i diversi sistemi solari che lo compongono, con le tantissime differenze che contraddistinguono uno dall’altro. Chi non ha mai esplorato la materia da vicino non se ne poteva rendere conto, come invece accade ora che si cerca di dare regole e linee guida valide per tutti. Da lunedì, dice l’ultimo Dpcm, gli atleti professionisti o di interesse nazionale di discipline individuali possono ricominciare ad allenarsi. Facile a dirsi. Per una Sofia Goggia che posta sul suo profilo Instagram la foto di due sci e due bastoncini pronti a scendere di nuovo, indicando la voglia di tornare in attività con tutto ciò che le serve per la sua disciplina, c’è il presidente della Federnuoto Paolo Barelli che avverte: «L’ufficio sport presso la presidenza del consiglio, sentito il Comitato tecnico scientifico, deve dare le linee guida per riprendere l’attività. Se queste non arrivano nessuno può riaprire». In sostanza il principale dirigente del nuoto italiano teme che i cancelli delle piscine rimarranno chiusi: «Tutta l’Italia tiene le piscine chiuse perché i gestori sono alla canna del gas e non aprono per pochi atleti - sottolinea Barelli -. Anche l’Acquacetosa del Coni non può aprire da lunedì se non arriva questa autorizzazione che contiene le prescrizioni che dicono a quali condizioni si può tornare ad allenarsi». Un campione o una campionessa come Federica Pellegrini, quindi, non bastano per far riaprire i battenti a un impianto complesso e costoso da gestire come è una piscina o, peggio, un centro natatorio «anche se noi - chiarisce Barelli - ci siamo rimboccati le maniche e siamo pronti ad aprire i due-tre centri federali a Milano, Roma e Verona».
BUONA LA PRIMA
Federnuoto che ha già usufruito della Cassa intergrazione per 85 suoi dipendenti. L’unica altra federazione che ha avuto accesso all’ammortizzatore sociali è la Federtennis che, però, si è approcciata diversamente alla riapertura di lunedì. «Da lunedì 4 maggio - informa una nota - potranno tornare ad allenarsi tutti i tesserati che abbiano una classifica di prima e seconda categoria in tennis, padel e beach tennis. Permesso esteso agli Under 16, 14 e 12 di interesse nazionale e ai più forti del tennis in carrozzina». Le linee guida del tennis? Quelle illustrate dal Rapporto del Politecnico di Torino «che eliminino del tutto il rischio di contagio». Buona la prima palla di servizio, insomma.
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