Muhammad Alì, Montezemolo: “Lo ricordiamo non solo per le vittorie ma per il suo impegno per la pace e la fratellanza”

Muhammad Alì a Roma nel 1960
di Redazione Sport
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Sabato 4 Giugno 2016, 14:40 - Ultimo aggiornamento: 14:46
Promise di scioccare il mondo, e ci riuscì. È stato "il piu' grande". La sua leggenda ebbe origine ai Giochi Olimpici di Roma '60, per trasformarsi in una saga destinata a trascendere la boxe, gli sport olimpici, la storia dello sport. Muhammed Ali è morto venerdi, all'età di 74 anni. Fu un campione in grado di valicare i confini dello sport, da sempre in prima linea e in prima persona per i valori della pace, dell'equità', della fratellanza. La città di Roma, Roma 2024, e l'Italia tutta, lo salutano e ringraziano con cordoglio, grati per aver avuto l'onore di poter accogliere, nel corso dei 17mi Giochi Olimpici del 1960, quel giovane e semi-sconosciuto talento del pugilato statunitense destinato a diventare "il piu' grande", perchè tale sarà' per sempre.

Ti ricorderemo per sempre così: in cima al mondo, benedetto dai cinque cerchi olimpici. “Muhammed Ali è stato un grande campione e grande uomo, il cui valore trascende la sua stessa carriera sportiva – ha commentato Luca di Montezemolo, Presidente del Comitato Promotore Roma 2024-.
Lo ricorderemo per sempre non solo per le sue innumerevoli vittorie, ma anche per il suo costante impegno per la pace e la fratellanza. La sua leggenda e' iniziata ai Giochi di Roma 60, cosa che ricordo ancora con grande emozione e' e sarà per tutti noi il più grande”.
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