Federica Brignone ed Irene Curtoni - comincia a mostrare qualche risultato il lavoro del tecnico Livio Magoni, ex allenatore proprio della Maze. Nella classifica finale ci sono tre italiane, oltre il 50% delle cinque al via. La più brava è stata Manuela Moelgg, ed era ora dopo troppe stagioni opache per colpa soprattutto di ricorrenti dolori alla schiena. Manuela ha chiuso 12/a in 1.57,47: aveva l'alto pettorale 52 ed era stata 27/a nella prima manche rimontando ben 15 posizioni. Poi, 15/a in 1.57.56, c'è la giovane Sarah Pardeller, altoatesina di Nova Ponente, che aveva il pettorale 37. Chiude in 20/a posizione la trentina Chiara Costazza in 1.57.98.
La grande delusione è arrivata invece per la statunitense Mikaela Shiffrin, favoritissima alla vigilia: ha chiuso solo undicesima con il tempo di 1.57.22, probabilmente vittima del jet lag per essere arrivata a Levi dagli Usa solo giovedì sera. Il tutto su una pista non difficile ma dal fondo ghiacciato - dieci gradi sotto zero - ed alla luce dei riflettori visto che siano a quasi 200 km oltre il Circolo polare artico, nel cuore della Lapponia. Domani tocca allo slalom speciale uomini. Sarà un test importante per gli slalomisti guidati da Patrick Thaler, Stefano Gross e Giuliano Razzoli. Prima manche alle 10 e seconda alle 13.
© RIPRODUZIONE RISERVATA