Arrivano “avvertimenti” da oltreoceano, ma Marcell Jacobs tira dritto per la propria strada perché »non me ne sono mai andato«. L'olimpionico dei 100 metri di Tokyo, al rientro dopo uno stop di 38 giorni a causa dell'infortunio muscolare delle scorse settimane, ha vinto per la quinta volta la gara dei campionati italiani Assoluti, questa volta al Guidobaldi di Rieti. Il tempo di 10»12 non è di quelli che fanno emozionare, soprattutto se paragonato a quelli ottenuti dagli sprinter statunitensi ai Trials, come il 9«76 di Fred Kerley che è la sesta miglior prestazione di sempre, ma oggi Jacobs aveva il vento contro. E poi si sa che la pista dell'Hayward Field di Eugene fa miracoli e Marcell spera di compierli dal 15 luglio in poi, quando cominceranno i Mondiali e lui conta di lasciarsi dietro Kerley e gli altri, proprio come a Tokyo.
Jacobs correrà i 100 metri a Rieti: il velocista ufficializza la sua presenza agli Assoluti
«Sì, gli americani ai Trials sono andati forte - le parole di Jacobs - ma a Eugene c'è una pista velocissima, si va sempre forte, e avevano anche il vento a favore.
«Per me è un periodo un pò complicato ma fra tre settimane c'è il Mondiale di Eugene e cercherò di riconquistare tutto come l'anno scorso», il commento a caldo, dopo la gara, di Jacobs. Il quale se guarda al tempo di Rieti non pensa in positivo in vista dei Mondiali di Eugene (15-24 luglio), ma va tenuto conto delle conseguenze del lungo periodo di inattività. Non a caso, la sua azione è apparsa un pò legnosa, come se mancasse di agilità. »Ma l'importante era esserci - il commento di Marcell -, perché ho bisogno di gareggiare. Il tempo non mi soddisfa, ma le sensazioni, soprattutto in finale, sono state discrete, ne ho riprovate di positive. Mi manca l'abitudine a certi ritmi, ho cercato il miglior assetto e l'ho trovato solo in parte perché in allenamento ho dovuto fare tutto a basso ritmo. In più il vento non ha aiutato. Ora vado a Stoccolma dove proverò a spingere al 100%, e intanto ho onorato ancora una volta il campionato italiano e questo quinto successo consecutivo mi inorgoglisce».