Morto Giuseppe Ottaviani, campione ultracentenario. Mattarella lo fece commendatore

Giuseppe Ottaviani ricevuto dal Presidente della Repubblica Mattarella
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Domenica 19 Luglio 2020, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 00:13

SANT'IPPOLITO - L'ultimo traguardo l'aveva tagliato poche settimane fa: i 60 anni di matrimonio con la sua Alba. Peppe Ottaviani si è spento a 104 anni nella sua Sant’Ippolito, il paese degli scalpellini dove ha sempre vissuto. La notizia è stata divulgata dal figlio oggi pomeriggio. «I giovani devono prendere dalla vita quello che c’è di buono, scartando tutto ciò che è cattivo - aveva ripetuto lo scorso maggio, in occasione dei festeggiamenti per i suoi 104 anni - Non sono certo io che posso insegnare loro qualcosa, ciò che conta nella vita è la coerenza».

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L'ex sarto è divenuto recordman, su pista, da anziano. All’età di 70 anni, seguito dall’insegnante di atletica Graziano Bacchiocchi, presidente del GS Atletica Fossombrone, debuttò nella velocità e nei lanci, ottenendo il primo titolo italiano a 83 anni, nel 1999. Giuseppe Ottaviani conta 55 titoli italiani, 1 record mondiale, 8 record europei e 13 record italiani M95; 8 record mondiali, 4 record europei e 12 record italiani M100. Nel 2010 ha debuttato nel salto in alto con 0,85 m. Nel 2011 a 95 anni iniziò con il salto in lungo e nel triplo, diventando il primo atleta novantacinquenne a superare la soglia dei 2 m e dei 4 m nel triplo con 4,46 record mondiale in entrambe le specialità. Nel 2012 il record del mondo al coperto nel salto triplo con 4,37 m e anche nei 60 m primo a scendere sotto i 15” con 14”28.



L'anno scorso ha ricevuto il titolo di Commendatore dell'ordine al merito della Repubblica Italiana e due anni prima il Presidente Sergio Mattarella lo aveva accolto al Quirinale, apprezzandone la straordinaria vitalità. Sempre nel 2016 lo aveva accolto anche Papa Francesco, che si era a lungo complimentato con lui. «L'atletica italiana saluta Peppe Ottaviani, una persona bella, sorridente, capace di essere motivo di ispirazione per gli atleti di ogni età - il ricordo del presidente della Fidal Alfio Giomi -. La sua passione, quella che lo ha portato a correre, saltare e divertirsi con l'atletica fino a oltre cento anni, ci sarà per sempre di insegnamento». (ANSA). COM-CLN 19-LUG-20 21:13 NNNN

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