L'ira di Berruto: «Vezzali non mi ascolta. Verrebbe voglia passo indietro. Valente? Curriculum è pubblico

L'ira di Berruto: «Vezzali non mi ascolta. Verrebbe voglia passo indietro. Valente? Curriculum è pubblico
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Sabato 15 Maggio 2021, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 18:39

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Capisco la disaffezione di quelli che hanno competenze e di fronte a certe cose avrebbero voglia di fare un passo indietro. Dal 22 aprile ho chiesto al sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali, un incontro per le riflessioni sullo sport: sono ancora in attesa". E' l'amara considerazione di Mauro Berruto, ex ct della nazionale di pallavolo e membro della segreteria Pd. Lo sfogo di Berruto, al telefono con l'ANSA, nasce dalla polemica innescata da un tweet di Vincenzo Spadafora, ex ministro dello sport, per la nomina di Simone Valente, deputato M5S, nella fondazione per le Atp Finals di Torino. "Non entro nel merito della nomina di Valente, ha un curriculum pubblico e ciascuno puo' vedere senza che io commenti - la riflessione di Berruto, che ha la delega allo sport all'interno del Pd - Il sottosegretario sta facendo le sue nomine. Da parte mia sottolineo che dal 22 aprile sto aspettando, non ho avuto piacere di poter incontrare Vezzali, a una mia richiesta ha risposto che mi avrebbe fatto contattare dalla segreteria ma e' passato molto tempo...Avrei messo sul tavolo le riflessioni sul PNRR, siamo fuori tempo massimo. E poi ci sono i temi del sostegno alle Asd e Ssd; Con Enrico Letta - prosegue Berruto - abbiamo fatto alcuni giorni fa un evento pubblico su questi temi: posso aprire la finestra e urlare le proposte in piazza, ma e' opportuno, per l'importanza e il ruolo del Pd in questo governo, che siano ascoltate da chi poi deve realizzarle, altrimenti rimane un esercizio intellettuale.

Ho collaborato con la segreteria, i deputati e i senatori del Pd che si occupano di queste tematiche, ma al momento non ha ancora avuto modo di parlarne con Vezzali". Con l'ex fiorettista azzurra, Berrutto ha anche conoscenze personali. "Abbiamo condiviso esperienze sportive, tra cui Londra, lei era portabandiera io ct della nazionale che prese il bronzo. E' ovvio - aggiunge Berruto - che una persona copme me che ha una storia nello sport e si e' messo a disposizione gratuitamente - e lo dico non perche' sono un eroe me perche' mi e' stato chiesto in un momento di difficolta' mostruosa dello sport, se poi vede realizzarsi in questo modo cose che tornano a ripetersi", aggiunge riferendosi alla nomina 'politica' di Valente. "Lo voglio precisare, non ho alcuna velleita' di collocamento personale, semmai parlo da torinese . Ma questo modo di procedere e' il discrimine quando ti chiedi, 'cosa faccio, un passo indietro e toprno a dedicarmi alle mie cose? Capisco - spiega l'ex ct azzurro - che c'e' un po' di disaffezione di chi ha competenze nel suo mondo e di fronte a certe cose gli viene voglia di fare un è passo, non solo nel mondo dello sport. Ma dal mio punto di vista - la conclusione di Berruto - proprio perchè non ho velleita' personali, nulla da perdere ne' da guadagnare, voglio testardamente dare mio contributo perchè le cose possano un po' essere cambiate" (ANSA).

PT-GRN

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