L’Italia dello skeleton fa la storia laddove ha iniziato a scriverla. Bagnis come Bibbia: il primo trionfo in Coppa del Mondo si lega direttamente alla prima vittoria olimpica azzurra. A St. Moritz, nel cui budello di ghiaccio è maturato l’oro dei Giochi della neve del 1948, si rinnova la storia dello skeleton sulla pista portafortuna con un magico Amedeo Bagnis, che sale sul gradino più alto del podio nella gara maschile.
Dopo il secondo posto dell’alessandrina Valentina Margaglio nell’individuale femminile di un paio di ore prima, ci pensa il corregionale piemontese a regalare all’Italia il primo successo sul massimo circuito.
Brignone quarta, Goggia cade e perde la leadership. Huetter vince ad Altenmarkt
Da Bibbia a Bagnis
Nell’edizione di St. Moritz 1948, Nino Bibbia è diventato il primo campione olimpico italiano nella storia dei Giochi olimpici invernali. Nato a Bianzone (Sondrio) il 15 marzo 1922, Bibbia risiedeva proprio a St. Moritz, in Svizzera. Fece sua la gara olimpica il 4 febbraio 1948 sulla Cresta Run, dove in carriera vinse oltre 200 competizioni. Ora si aggiunge alla lista dei vincitori anche Amedeo Bagnis, che non solo sale per la prima volta su un podio di Coppa del Mondo, ma riesce nell’impresa di vincere. Che favola.