Simona Ventura: mi sono dissociata in diretta. «Busi ha dato tantissimo a questo programma, mi sono dissociata da alcune cose che ha detto, ma io ascolto sempre, magari è lui che cerca di imporre la propria verità che in realtà è un'opinione», è il commento di Simona Ventura durante il programma Il fatto del giorno, condotto da Monica Setta su Raidue.
«Mi rendo conto che le parole di Aldo Busi dette ieri sera durante la trasmissione - ha detto anche la Ventura - possano essere parse fuori luogo e offensive per una parte del nostro pubblico e averne colpito la sensibilità. Detto questo, mi auguro vivamente che la Rai ci ripensi e che si possa arrivare ad un accordo per avere con Busi stesso un confronto in un clima più sereno. La censura non è certo il mezzo migliore per chiarire dubbi o sciogliere eventuali questioni».
Alba Parietti sarebbe stata contattata per sostituire Busi ma avrebbe declinato. La produzione si sarebbe messa subito al lavoro per trovare un sostituto. Secondo l'AdnKronos Alba Parietti, contattata, avrebbe rifiutato perché alle prese con un nuovo programma tv. La produzione ha però smentito in una nota «qualunque contatto con Alba Parietti a proposito della sua partecipazione come concorrente al reality show».
Polemiche dopo le parole di Busi. Le reazioni a quanto accaduto ieri in diretta non si sono fatte attendere e da più parti, questa mattina, erano piovuti inviti a prendere provvedimenti contro Busi. Secondo il segretario dellUdc, Lorenzo Cesa, «a maggioranza, in Commissione di Vigilanza e nel Cda Rai, ha fatto di tutto in questi giorni per imbavagliare i talk show e perchè in tv venissero bandite la politica e le critiche al governo. È singolare che altrettanto zelo non venga dimostrato nel controllo dei contenuti di altri programmi del servizio pubblico». Per Maurizio Lupi, vicepresidente Camera e componente Pdl della Vigilanza, quanto avvenuto in trasmissione è inaccettabile: «Aldo Busi ha insultato, davanti ad una platea di milioni di telespettatori, il Papa. La Rai dovrebbe fare servizio pubblico, non mandare in onda a pagamento trasmissioni e personaggi che offendono il Santo Padre e tutti i credenti». Luca Borgomeo, presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart dice che gli attacchi al Papa «sono l'ennesimo escamotage di un programma decotto per far crescere l'audience. Dileggiare in quel modo il Pontefice, sconsigliare l'adozione di bambini, come Busi ha fatto, è un clamoroso autogol. Il problema è che quando si punta sempre più sull'intrattenimento invece che sull'approfondimento, come fa la Rai, questi scivoloni sono più che possibili. Ma sono poi davvero scivoloni o si tratta di trovate pensate a tavolino per qualche spettatore in più? Il Cda se ne occupi».
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