Roberto Bolle torna a Caracalla con il suo gala dal 12 al 14 luglio: «Essere popolari non vuol dire non essere eccellenti»

L'étoile Roberto Bolle alle Teme di Caracalla dal 12 al 14 luglio
di Simona Antonucci
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Venerdì 8 Luglio 2022, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 17:58

È il “gladiatore della danza”: perché quando nel 2012 Roberto Bolle portò per la prima volta il suo Gala “Roberto Bolle and Friends” all’Arena di Verona, la danza non metteva piede nell’anfiteatro da almeno vent’anni. “Étoile dei Due Mondi”: perché è stato insignito della “stella” dalla Scala di Milano e dall’American Ballet. Conduttore: perché il suo programma Danza con me, viene seguito da oltre quattro milioni di telespettatori, su Rai1, in prima serata a Capodanno. Paladino dei diritti: perché alla Camera ha fotografato la drammatica situazione in cui versa il sistema coreutico nel nostro Paese lanciando un j’accuse contro le istituzioni, i politici ma anche i sovrintendenti, e richiamando l’attenzione su un settore «che ha subìto uno scempio». Ma anche ballerino “della porta accanto” perché nelle sue feste in piazza “OnDance” si scatena accanto ai suoi fan: prossimo appuntamento dal 2 al 5 settembre a Milano con spettacoli, open class e tanta danza da vivere insieme.

 

Il monumento della danza italiana il 12 luglio (fino al 14) torna a Caracalla, tra le tappe più importanti del suo lungo tour estivo, con il suo “Bolle and Friends”.

La prima volta fu nel 2011 e da allora non è mai mancato, tranne la prima estate della pandemia.

Accanto alla data di Verona (dove celebra i 10 anni dal debutto in Arena), prevista per mercoledì 20 luglio, Roberto Bolle girerà per tutto il Paese con il suo gala per una maratona, iniziata con otto date nella sua città di adozione, Milano, al Teatro degli Arcimboldi dal 18 al 26 giugno. E poi Roma, Firenze il 16 luglio in Piazza della SS. Annunziata e infine due grandi novità: il 27 luglio Genova, presso i Parchi di Nervi, e il 29 al Teatro Antico di Taormina.

Rudolf Nureyev

Piemontese, 47 anni, del Monferrato, si trasferisce a Milano a soli 11 anni per studiare all’Accademia del Teatro Alla Scala. Fin da piccolo dimostra grandissimo talento, tanto da essere notato da Rudolf Nureyev a soli 14 anni. Da quando si è diplomato ha danzato in tutti i teatri più importanti del mondo. Vola con Alessandra Ferri, grande ballerina italiana di scuola inglese, all’American Ballet Theatre dove riceve nuovamente il titolo di etoile, già conseguito al Teatro Alla Scala.

E da allora l’étoile dei Due Mondi, conquista il mondo, riuscendo a farsi amare dagli esperti del settore, ma anche da chi della danza conosceva poco a nulla. «Quando mi dissero che in Arena non erano previsti spettacoli di danza – ricorda Bolle - non ho avuto un attimo di esitazione e ho detto: allora affittiamola e prendiamoci noi il rischio! Sapevo che la danza avrebbe avuto la forza di riempire l’Arena e c’era bisogno di dimostrarlo». Prima di uscire sul palco,  «il pubblico cominciò ad acclamarmi con una ola: un gesto di affetto e di entusiasmo impensabile per il nostro mondo. Mi tremavano le gambe e senza neanche pensarci, prima di iniziare lo spettacolo sono uscito a ringraziarli a contraccambiare quell’onda di amore e di gioia che era quasi palpabile. Anche questo un gesto impensabile, un’altra cosa che non si fa mai. Ma valeva la pena di rompere il rito perché quel giorno avevamo insieme segnato un traguardo importante per la danza in Italia. Credo sia stato uno dei giorni più belli della mia vita. Da quell’anno la danza è tornata nella programmazione dell’Arena e di molti altri posti dove semplicemente non veniva più proposta. Essere popolari non vuol dire non essere eccellenti».

Expo di Dubai

Anni di sold out, di grandi serate nelle grandi piazze, in alcuni dei luoghi più belli del nostro Paese e non solo (l’ultima esibizione all’Expo di Dubai è rimbalzata in tutte le tv di tutto il mondo). E a Caracalla dove arriva con uno spettacolo che abbraccia classico e contemporaneo (con una sorpresa rock accompagnata dalla batteria) e raccoglie alcuni dei talenti più lucenti del panorama tersicoreo internazionale impegnati in un programma ogni volta inedito.

Il programma

Ecco il programma del gala. Tre Preludi: coreografia di Ben Stevenson O.B.E; musica di Sergei Rachmaninov, con Fumi Kaneko e Roberto Bolle, al piano Marco Samuel. Esmeralda: coreografia di Marius Petipa, musica di Cesare Pugni, con Anna Ol e Young Gyu Choi. Caravaggio: coreografia di Mauro Bigonzett, musica di Bruno Moretti, da Claudio Monteverdi con Melissa Hamilton e Roberto Bolle. Don Chisciotte: coreografia di Marius Petipa, musica di Ludwig Minkus, con Adeline Pastor e Osiel Gouneo. In Your Black Eyes: coreografia di Patrick de Bana, musica di Ezio Bosso, con Roberto Bolle. Grand Pas Classique: coreografia di Victor Gsovskij, musica di Daniel François Auber, con Madoka Sugai e Daniil Simkin. Penumbra: coreografia di Remi Wörtmeyer, musica di Rachmaninoff, con Melissa Hamilton e Roberto Bolle. Il lago dei cigni: coreografia di Marius Petipa, musica di Tchaikovsky, con Fumi Kaneko e Vadim Muntagirov. Duel: Massimiliano Volpini, musica di Giuseppe Cacciola: con Roberto Bolle e Osiel Gouneo, alla batteria Giuseppe Cacciola e Ezio Zaccagnini, light designer Valerio Tiberi. Per un finale super pop.

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