Paolo Belli: «La mia commedia che canta»

Paolo Belli: «La mia commedia che canta»
di Costanza Ignazzi
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Mercoledì 18 Gennaio 2017, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 18:06

«La musica è come la bicicletta: una passione che ti porti sempre dietro». Parola di Paolo Belli, musicista, showman e, nel tempo libero, appassionato di due ruote, che dal primo al 5 febbraio porterà in scena lo spettacolo «Pur di fare musica» al Teatro Greco di Roma. «La musica è il gioco più serio che ci sia - spiega al Messaggero - l'unico che da più di 30 anni mi permette di restare sempre bambino. A teatro tutti insieme ci divertiremo con le note, declinandole in modo strano per cantare, ballare e ridere insieme al pubblico».
Sull'immaginaria «sala prove» del palco saliranno personaggi strambi e storie al limite dell'assurdo: un mix tra commedia e concerto che dall'inizio del tour ha inanellato i sold out. La situazione, poi, non è così lontana dalla realtà: «Di musicisti bizzarri ne ho conosciuti un bel po' - scherza Belli - mi è capitato anche di suonare con un sassofonista che dopo l'esibizione faceva la doccia insieme al suo sassofono. Noi che facciamo musica siamo così, un po' folli... o forse è il contrario, il pazzo è chi non la fa».

 

SUL PICCOLO SCHERMO
Nel calendario degli impegni, dopo il tour, c'è l'attesissima dodicesima edizione di «Ballando con le stelle»: ma concorrenti e sorprese varie sono ancora top secret. Bocca cucita, altrimenti Milly Carlucci si arrabbia. «Pensate che non ha voluto dire nulla nemmeno a me - ride il co-conduttore, che tornerà su Raiuno con la sua Big Band - posso anticipare però che gli artisti di quest'anno sono molto particolari e secondo me ci sarà da divertirsi. Anche per quanto riguarda la parte musicale useremo nuove tecniche: ogni anno alziamo l'asticella un po' di più. È una scommessa, speriamo di vincerla anche questa volta». Perchè Belli negli anni è diventato (anche) un volto noto della tv: il suo swing trascinante ha accompagnato sul piccolo schermo i big della televisione italiana. «Tutti mi hanno dato la libertà di essere ciò che sono, ma ognuno mi ha insegnato una cosa di più - ricorda - Carlo Conti i tempi musicali, Panariello quelli comici: è stato proprio lui a portarmi sulla strada del teatro e a farmi conoscere Alberto di Risio (con il quale ha scritto Pur di fare musica, ndr)».

PALCO E DINTORNI
E la sua - affiatata - partner di «Ballando con le stelle»? «Milly in una parola mi ha insegnato la televisione - spiega Belli - a me piaceva fare musica sul palco, ascoltare in diretta le reazioni della gente. Lei mi ha mostrato che si può avere la stessa dinamicità quando davanti non hai nessuno». Da sempre impegnato con la Nazionale italiana cantanti, Paolo Belli ultimamente trascura un po' il calcio per darsi alla bicicletta. «Quando metto la valigia in macchina per andare in tournée, per prima cosa sale la bicicletta. Il tempo? Lo troviamo. Quando si ha una passione non si sente la fatica di alzarsi presto, più lo fai più ti piace».