Lo spettacolo, nell'ambito del progetto “Tenax Theatre”, si terrà il 26 novembre. «Shakespeare è un autore fondamentale per me - dice Lavia -. Amleto è un'opera complessa che appartiene a quella poetica del Bardo che asserisce al problema dell'essenza. La figura dell'uomo, così come quella del cosmo, vengono messi in discussione per la prima volta nella storia dell'umanità».
«AmletOHamlet! - spiega Cauteruccio in una nota - è un'azione sospesa al centro dello spazio, quasi uno svuotamento del modello simbolico del mondo. L'idea è portare Gabriele Lavia, uno dei massimi interpreti del teatro di tradizione in un luogo estremo qual è la discoteca, che sembrerebbe la negazione della sacralità del luogo scenico. Nell'espansione elettronica della voce di Gabriele Lavia si manifesta ancor meglio l'enigma, si scardina il tempo e l'antico segreto dei monologhi dell'Amleto di William Shakespeare si concretizza in un ambiente percettivo fuori da ogni canone teatrale».
La traduzione è di Alessandro Serpieri a cui è dedicata la serata.
Giovani performer del laboratorio Tenax Theatre interagiranno con Lavia guidati da musiche elettroniche e scenografie visuali proiettate su grandi schermi. Lo spettacolo è una produzione Ts Krypton in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana.
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