I FAN
Dalle 21 la Rino Gaetano band darà il benvenuto agli oltre 10.000 fan che come ogni anno, zaino in spalla, raggiungono la capitale per celebrare quell’autore che tanto manca ai cuori affezionati alla musica che fa riflettere. «Sarà una serata speciale - racconta Alessandro Greyvision, nipote di Rino, voce, chitarra e anima della band - dopo due anni il concerto verrà celebrato proprio nel giorno della scomparsa di mio zio, l’emozione è tanta, anche il dolore». Come sempre la buona musica della band nata da un'idea di Anna, sarà accompagnata da un evento di beneficenza. «Quest'anno - aggiunge Alessandro - il concerto sarà in favore dei bambini malati di cancro, sostenuti dall'Associazione PeterPan Onlus». Ingresso gratuito, ovviamente, per il concerto che ha il patrocinio della Regione Lazio e del Terzo Municipio: ma sarà possibile fare acquisti negli stand di ristoro e adibiti alla vendita di libri e gadget. Sul palco, insieme ad Alessandro saliranno Ivan Almadori (voce e chitarra), Federico D’Angeli (voce e chitarra), Marco Morandi, figlio di Gianni (chitarre, voce e violino), Yuri Carapacchi (batteria), Giorgio Amendolara (tastiere), Andrea Ravoni (chitarra elettrica) e Menotti Minervini (basso). Tanti gli ospiti previsti «anche se - aggiunge il nipote di Rino - potrebbero esserci sorprese dell’ultimo momento, motivo per cui la scaletta la prepareremo solo lunedì mattina».
LA SFIDA
Insieme alla band a ricordare Rino Gaetano ci saranno anche Pino Insegno, Giovanni Tommaso che con Gaetano e Cocciante suonò nel progetto Q-Concert, amici storici di Rino come Arturo Stalteri, Pierluigi Germini, Gianni Mauro e Dino Kappa e il giornalista Enrico Gregori, autore di due libri sul cantautore. A presentare l’evento, come ogni anno, Pilar Abella (presentatrice e attrice) e Riziero Agostinelli (insegnante e condirettore artistico dell’Associazione “Rino Gaetano”). L’emozione più forte Alessandro la proverà duettando con Diana Tejera Supponiamo un amore e Cogli la mia rosa d’amore. «Sarà una bella sfida» dice. Il sogno cullato da sempre insieme ad Anna intanto non è ancora diventato realtà: «Realizzare un museo a Roma con tutti gli oggetti di Rino. Vorremmo tanto - dice Alessandro - ma non ci sono i fondi».
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