Bande e majorette, la bellezza da parata si mette in gara

Bande e majorette, la bellezza da parata si mette in gara
di Federica Rinaudo
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Giovedì 10 Luglio 2014, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 12:00

Passione majorette. Colorate, effervescenti, orgogliose. Un esercito di oltre trecento ragazze armate di pon pon e twirling ha affollato per tutta la giornata di ieri i viali del parco acquatico di Torvaianica.

Musica e coreografie, una sfilata dietro l’altra. Ad accogliere la parata di bellissime un vivace sventolio di bandierine e l’entusiasmo del pubblico che ha salutato così la quinta edizione del Festival nazionale dedicato alle bande e alle majorette, raduno promosso in collaborazione con il gruppo Pomezia Diamonds. Un grande spettacolo di musica e folklore, con bande che hanno esibito anche talenti in erba, bimbi con un amore incredibile per la musica da sfilata. Per le “specialiste del buonumore”, come molte majorette amano definirsi, la parola d’ordine è: divertimento. Chiara, 15 anni di Rieti, ripercorre i suoi esordi con occhi sognanti: «Ho iniziato per passione. Avevo sei anni e guardavo affascinata mia sorella agitare in aria il twirling, quel bastone colorato che disegna fantastiche coreografie. Ho deciso che l’avrei fatto anch’io».

La bellezza delle ragazze, l’eleganza delle esibizioni, le divise dai colori scintillanti, la cura maniacale dei dettagli, gli immancabili stivali alti e il cappello, sono calamite per gli spettatori.

Sara Carosi, 18 anni, studentessa dell’istituto tecnico e Joanna Agresta, 19, neo diplomata come tecnico dei servizi sociali, arrivano da Rieti e si occupano delle più piccoline. «È una missione praticare questo sport - confessano in coro - che trasmette allegria e ci permette di viaggiare e conoscere nuove realtà». Al loro passaggio il pubblico si scioglie in applausi calorosi, gridolini e sorrisi. Non c’è limite di età per fare la majorette, le più determinate iniziano da bambine, come Valeria e Giada, del gruppo strumentale majorettes città di Lariano, che oggi hanno 14 e 15 anni e sono sempre insieme. «Facciamo le prove due volte a settimana - rispondono in coro - e con le altre componenti della squadra scegliamo i trucchi, i colori delle stoffe per gli abiti e le scarpe da abbinare, poi le sarte creano quei capolavori che sfoggiamo alle parate».

Al parco si stringono amicizie, ci si confronta sulle figure da eseguire. In gara: “Majorettes Aurora” di Viterbo, le “Diamonds Majorettes” di Pomezia, il gruppo strumentale e majorettes città di Lariano, le “Golden Majorettes” di Arezzo, le “Majorettes Rione Panzera” di Catania, “New Diamond” di Rieti, “La minibanda di Bellona”, “Gruppo coreografico Las Estrellas” di Poggio Moiano, “Maggiorettes Configni” di Rieti. Per tutte un sogno: «Non si smette mai di essere majorettes - confessa Arianna Mangiucca, 20 anni, di Viterbo - nel mio caso esserlo è una sorta di eredità di famiglia e spero che questa tradizione venga portata avanti nel futuro. In fondo la majorette è portatrice di gioia».

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