Steve Hackett torna in Italia per 4 date a luglio: dai Genesis alla carriera solista

Steve Hackett torna in Italia per 4 date a luglio: dai Genesis alla carriera solista
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Martedì 27 Giugno 2017, 00:38 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 19:19
Torna in Italia uno dei musicisti più innovativi della scena internazionale. Steve Hackett con la full band raddoppia nel nostro Paese gli appuntamenti estivi del recente tour mondiale, che ha registrato il tutto esaurito in molte date in Europa e in particolare nelle quattro date italiane, tutte sold out. In estate, dopo una breve tappa spagnola e prima di recarsi per la prima volta in concerto in Australia e Nuova Zelanda, l’Italia ospiterà infatti il “Genesis Revisited with Classic Hackett” tour con 4 nuovi appuntamenti.

Il grande chitarrista sarà nel nostro paese a luglio, il 4 a Vigevano (Castello Sforzesco), il 5 a Lignano Sabbiadoro (Beach Arena), il 7 a Pescara (Auditorium G.D’Annunzio), l’8 a Sogliano al Rubicone - Forlì-Cesena (Piazza Matteotti).

Si conferma così il rapporto speciale tra Hackett e l'Italia, dove il pubblico avrà modo di ascoltare dal vivo i brani del nuovo lavoro uscito a marzo, insieme ai classici e alle gemme più rare dell’ampio repertorio Genesis e solista. In scaletta non mancheranno i classici della sua lunga carriera: dall’album “Wind and Wuthering” dei Genesis, di cui ricorre il quarantennale, “Musical Box”, "The Steppes", "Serpentine", "Everyday", “Firth of fifth” e perle come “Inside Out” e “One for the Vine”, che il chitarrista non esegue dal vivo da quarant’anni. Oltre ai classici, anche i brani e le nuove sonorità dell’ultimo “The Night Siren”, una sorta di chiamata ad una maggiore unità in un’era di conflitti e divisioni.

L'album è uscito a marzo e nelle prime settimane ha scalato le classifiche europee di vendita, arrivando fino al numero 3 delle Rock Charts in Gran Bretagna, al 22° posto in Germania e in Italia al 34° degli Album charts e 11° tra i vinili più venduti.
Questo testimonia la grande attenzione del pubblico verso le nuove creazioni di una delle leggende della scena musicale e progressive. Nell’album troviamo interpreti di Israele e Palestina, Usa e Iraq e un’ampia gamma di suoni e influenze da diverse parti del mondo: dal Perù all’India, passando per le terre dei Celti. E’ un passo ulteriore per quell’approccio eclettico alla musica che contraddistingue Hackett, e mostra come persone, anche provenienti da paesi divisi, possano ritrovarsi unite.
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