«È una gioia immensa - dice la grande interprete - poter andare in scena al Piccolo, il luogo dove sono nata come
artista, su quel palcoscenico che Giorgio aveva voluto così tanto, ma dove purtroppo non fece in tempo a portare i suoi spettacoli. È una grandissima emozione, perché mi sembra di rivivere qualcosa di quel periodo con lui. Sono qui per offrire al pubblico del Piccolo - e anche a me stessa - qualcosa di bello, di cui vado fiera e che mi ppassiona molto».
Nel 1956 Giorgio Strehler, in collaborazione con Dario Fo, Gino Negri, Fausto Amodei e Fiorenzo Carpi, si ispirò a vecchie ballate dialettali per mettere in musica storie di mala cantate in milanese. La celebre “Ma mì”, per esempio, fu scritta da Carpi e Strehler proprio per la Vanoni, in quel finire degli anni Cinquanta che la vedeva debuttare, in via Rovello, in “Questa sera si recita a soggetto” e, insieme a Tino Carraro, Sergio Fantoni, Valentina Fortunato e Virna Lisi ne I giacobini, diretta dal suo Maestro. Oggi quel repertorio torna in scena - sabato 28 ottobre con lo spettacolo «Sono nata quì - nell'anno del Settantesimo dalla fondazione del teatro e in apertura dei due mesi di iniziative programmate per ricordare Giorgio Strehler, a vent'anni dalla morte. Lo spettacolo coincide anche con la riapertura del Teatro Strehler, chiuso da luglio per interventi di manutenzione.
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