Un sottile fil rouge che attraverso la scuola dei grandi compositori russi arriva fino a Ivan Fedele, tra i compositori di spicco del XXI secolo. A impreziosire il programma sarà la presenza di Benedetto Lupo, docente - così come Ivan Fedele - dei Corsi di perfezionamento dell’Accademia, chiamato a dar voce allo struggente e bellissimo Concerto per pianoforte e orchestra del russo Aleksandr Skrjabin.
Poi ancora Russia con Sergej Ivanovič Taneyev, professore di Skrjabin, del quale sarà eseguita per la prima volta a Roma Giovanni di Damasco, poema in musica su testo di Tolstoj, e Igor Stravinskij con la Suite de l’uccello di fuoco nell’ultima versione del 1945.
Si chiude il ciclo di composizioni sinfoniche, ispirate alle Lezioni Americane di Italo Calvino, Lexicon III (5.
Multiplicity - 6. Consistency) di Ivan Fedele. Dopo “leggerezza e velocità, esattezza e visibilità”, arriva al terzo capitolo: molteplicità e coerenza. La composizione, commissionata dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nell’ambito del progetto europeo Music Up Close Network, verrà eseguità in prima assoluta per il pubblico romano
© RIPRODUZIONE RISERVATA