Izi, «Siamo "pizzicati" dagli schemi mentali»: il nuovo album che parla ai giovani

IZI
di Rita Vecchio
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Giovedì 4 Maggio 2017, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 18:36

«Sono infastidito dalla gabbia della società. E con la mia musica mi sento un prescelto per mandare un messaggio positivo ai giovani». IZI si sente “Pizzicato”. Di nome e di fatto. È questo il titolo del nuovo album (da domani 5 maggio) che esce a un anno dal suo esordio con “Fenice”, dopo il successo di “CHIC”, brano disco d’oro e con più di 12milioni di views in rete e dopo l’esperienza della pellicola “Zeta”, film diretto da Cosimo Alemà in cui è protagonista nel ruolo di Alex. 

All’anagrafe Diego Germini. Classe 1995. Fin da piccolo ascolta Gaber, De Andrè, Depeche Mode, David Bowie. Infanzia non facile per uno che decide di scappare di casa e di abbandonare la scuola. “Tormenti” interiori che si riflettono tutti nella sua musica («che per me diventa spesso fuga dalla realtà», dice). «È un disco cupo e da cameretta. Da ascoltare con le cuffie e a luci soffuse. Denso di tematiche attuali e di un viaggio introspettivo alla ricerca di una verità interiore».  


L’album, prodotto per la maggior parte insieme a Shablo, è stato anticipato dall’uscita di “Pianto” brano il cui video ha già oltrepassato il milione e mezzo di views sulla rete, e dal video clip di “4getu”, lo street single che tratta i temi legati all’esistenza umana.  Nel disco, anche dei feat: da “Dopo Esco”, con Fabri Fibra, a “Bad Trip” in feat con Caneda e “Come me” in feat con Enzo Dong, e la collaborazione con Tedua e Vaz te’ nel singolo “Wild Bandana”. 

«Pizzicato è un titolo che raccoglie la voglia di fare un disco personale e autobiografico in cui metto alla berlina una società annoiata, in cui è più importante l’apparire che l’essere. In cui l’uomo appare pizzicato dai demoni, dagli schemi mentali, dagli atteggiamenti sbagliati. Dobbiamo staccarci i marchi che teniamo addosso». E la copertina dantesca introduce visivamente alla parte sonora. Immagini di personaggi alla rinfusa, come fossero all’interno dei gironi dell’Inferno e «peccati su cui si inciampa. Come un mondo metafisico e trascendentale, in cui in mezzo alla folla ci sono dei personaggi molto discussi.  Sbirri, preti, politici, puttane. E alberi con mille occhi come fossero mille persone che ti guardano». 

IZI sarà a Roma per l’instore alla Discoteca Laziale il prossimo 12 maggio. Mentre in fase di preparazione e di definizione date il tour in cui «mi piacerebbe suonare con una band. Sono un rapper ma per me è e resta musica».

 

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