Gianni Morandi, tappa romana del tour "D'Amore d'autore"

Gianni Morandi
di Paolo Travisi
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Sabato 10 Marzo 2018, 21:13 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 17:41

Dal disco al tour in tutta Italia. 20 tappe per cantare l'amore secondo Gianni Morandi. Partito da Rimini, la sua terra, col “D'amore d'autore tour 2018”, il cantautore fa tappa al Palalottomatica di Roma per poi proseguire la sua maratona musicale nelle maggiori città italiane, fino alla serata evento all'Arena di Verona (il 25 Aprile). I suoi live sono da sold out.

Oltre 40 canzoni per uno show che supera le due ore. Instancabile Morandi, che nella scaletta alterna le nuove canzoni tratte dall'album D'amore d'autore (uscito a novembre per Sony) a successi dal suo repertorio sconfinato. Si arriva fino al 1962, quando il ragazzino Morandi pubblicò il suo primo brano “andavo a 100 all'ora”. Una corsa che non si è mai fermata e che accompagna almeno tre generazioni di spettatori nei decenni della musica italiana. Nei camerini del Palalottomatica l'adrenalina da concerto sale, Morandi è energico, sorridente e concentrato sulla scaletta della serata «canterò le otto canzoni nuove, insieme a quelle dai dieci ai cinquant'anni fa, ne metterò qualcuna che piace a me ed i titoli che piacciono ai fans. Ma non è facile – confida il cantante - scegliere tra le 600 canzoni che ho inciso nella mia carriera».

 



Nell'ultimo album, il quarantesimo della sua carriera, ha chiesto d'interpretare il sentimento più nobile ad autori più giovani, per una collaborazione inedita. Testi scritti da Tommaso Paradiso (The Giornalisti), Levante, Elisa, Giuliano Sangiorgi (Negramaro) e poi c'è un big del rock italiano, Luciano Ligabue. Lui è stato il primo ad accettare. «Ci siamo trovati casualmente, Ligabue mi ha proposte tre canzoni ed anche se siamo molto diversi, ne ho scelto una. Dopodiché dal suo studio di registrazione, ha iniziato a telefonare a tutti gli altri. Ho chiesto ad ognuno di loro che il filo conduttore fosse l'amore. Artisticamente per me è stato un arricchimento, io sono curioso e voglio cercare sempre qualcosa di nuovo». Con le nuove generazioni Morandi ha un rapporto molto stretto. Specialmente con il suo pubblico. E se un tempo firmava autografi, oggi si concede volentieri ai selfie. Ma nel suo album di fotografie impresse nella mente, sono tanti i momenti e le persone che hanno accompagnato la sua carriera. «Tanti ricordi – sospira Morandi - i miei figli, le storie d'amore, le prime canzoni ascoltate al juke-box, il primo film che feci. E poi gli incontri con Visconti, De Sica, Alberto Sordi, Mastroianni, Ennio Morricone, Mina...è una carriera talmente lunga che ci vorrebbe un album molto grande».

Tornando all'ultimo disco D'Amore d'autore, una canzone in particolare, "E' una vita che ti sogno" (scritta da Tommaso Paradiso), nelle sue frasi sembra rispecchiare la vita di Gianni Morandi, l'eterno ragazzino, ottimista, sempre in corsa, innamorato della musica e pronto a ricominciare. «Mi piace moltissimo quella canzone e l'idea di avere uno spirito che non vuole fermarsi e rifarebbe tutto daccapo.
Io ho avuto talmente tanto nella mia vita, che anche se finisse in questo momento è stato tutto straordinario».

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