Dudamel come Toscanini e Bernstein: il maestro venezuelano, anima del Sistema Abreu, guiderà la Filarmonica di New York

Il venezuelano anima del sistema Abreu guiderà più antica formazione sinfonica negli Stati Uniti. 42 anni, carisma da rockstar, la sua fama trascende l’ambiente della classica. Ha diretto per Spielberg la colonna sonora di West Side Story, la serie Mozart in the Jungle è ispirata alla sua vita

Il direttore d'orchestra Gustavo Dudamel, 42 venezuelano
di Simona Antonucci
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 21:08

Dudamel come Gustav Mahler, Arturo Toscanini, Leonard Bernstein, Pierre Boulez, Zubin Mehta e Lorin Maazel. Alla scadenza del suo contratto nel 2026, il direttore d’orchestra venezuelano Gustavo Dudamel, anima del Sistema Abreu nel quale si è formato, lascerà la Los Angeles Philarmonica per dirigere la Filarmonica di New York. Assumerà ufficialmente il ruolo di guida all’inizio della stagione 2026-27, ma a partire dalla stagione 2025-26 sarà il direttore musicale designato e il suo contratto completo come direttore musicale e artistico durerà cinque anni.

Mozart in the Jungle

La nomina è un grosso colpo per l’orchestra newyorchese, la più antica formazione sinfonica negli Stati Uniti, che proprio di recente ha riaperto la sua sede, ora dedicata all’impresario musicale e mecenate David Geffen, dopo una ristrutturazione da 550 milioni di dollari. Dudamel è considerato uno dei direttori più interessanti della scena mondiale e la sua fama trascende l’ambiente della musica classica. Ha diretto la Filarmonica di Los Angeles durante la cerimonia degli Oscar e la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra durante la consegna dei Nobel. Amazon ha prodotto la serie Mozart in the Jungle, ispirandosi alla sua vita, e il regista Spielberg lo ha scelto per dirigere la colonna sonora del nuovo adattamento di West Side Story. Sulla Walk of Fame è stata inserita una stella in suo onore.

Bernstein

Con Dudamel, la Filarmonica spera di tornare ai fasti dell’epoca d’oro di Bernstein negli anni Sessanta combattendo il trend del calo nelle vendite dei biglietti e gli interrogativi sulla rilevanza della musica classica e delle performance dal vivo nell’era post Covid. L’ex enfant prodige, che giovanissimo conquistò Abbado, ha già promesso un programma inclusivo di autori contemporanei: citando il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca («Ogni passo che facciamo sulla terra ci porta in un nuovo mondo»), ha proclamato che «non ci sono limiti, specialmente in un’orchestra con tanta storia alle spalle. Vedo un potenziale infinito di costruire qualcosa di veramente unico».

Dudamel, del resto, ha un seguito di fan che confidano nella sua capacità di accomunare musica e progresso, migliorare la vita di migliaia di bambini insegnandogli a suonare uno strumento in Venezuela, negli Stati Uniti e in altri Paesi. Tenendo fede al punto forte del Sistema nel quale cominciò a studiare violino a 11 anni: un modello didattico musicale che offre un’educazione pubblica e gratuita a bambini di tutti i ceti sociali. Molti dei musicisti della scuola provengono da situazioni disagiate e tramite la musica trovano un riscatto. «La musica è libertà», ripete il maestro, forte di una capacità comunicativa da rockstar, «La partitura è scritta, ma il suono è libero. Un linguaggio che è comprensibile a chiunque e proprio per questo ha il magico potere di cambiare una vita, ma anche una comunità».

Opera di Parigi

Dudamel è stato direttore musicale della Los Angeles Philharmonic dal 2009. Contemporaneamente è direttore musicale dell’Opera di Parigi, carica che ricopre dal 2021, e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica Simón Bolívar del Venezuela, che guida dal 1999. «Sono onorato di essere stato nominato prossimo direttore musicale e artistico della New York Philharmonic, unendomi a un’eredità che comprende grandi maestri», ha commentato fresco di nomina, «Sono grato ai musicisti e alla dirigenza della New York Philharmonic per avermi proposto di intraprendere questo nuovo e bellissimo viaggio insieme. E sono grato alla mia amata famiglia della Los Angeles Philharmonic per avermi aiutato a imparare e a crescere attraverso innumerevoli sfide e trionfi».

Walt Disney Concert Hall

Ad attirare Dudamel sulla East Coast è stata Deborah Borda, presidentessa e Ceo della Filarmonica di New York, che 14 anni fa, quando aveva lo stesso incarico a Los Angeles, lo aveva “scoperto” e assunto contribuendo a farne una superstar nella recentemente inaugurata Walt Disney Concert Hall. La Borda spera ora di ripetere quel successo a New York. Il compenso del nuovo maestro è ancora top secret: a Los Angeles Dudamel, guadagnava 2,8 milioni di dollari.

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