“Vi dichiaro divorziati”: come scoppiano le coppie italiane nell’era di Facebook e WhatsApp

Vi dichiaro divorziati, il libro di Gian Ettore Gassani
di Sabrina Quartieri
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Domenica 20 Dicembre 2015, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 17:14

Le coppie scoppiano, ma non come prima. A raccontare il modo in cui sono cambiati, in Italia, unioni e addii è l’avvocato matrimonialista Gian Ettore Gassani con il suo ultimo libro, edito da Imprimatur, “Vi dichiaro divorziati”. Il legale e presidente nazionale dell’Associazione avvocati matrimonialisti italiani parte da una consapevolezza che scrive nero su bianco: “Se ci fosse la diabolica possibilità di scoprire le chat segrete su WhatsApp, in pochi minuti ci sarebbero morti e feriti. Ormai almeno la metà delle infedeltà di coppia è tecnologicamente assistita”. Senza tecnicismi dell’“avvocatese", l’autore mostra, pagina dopo pagina, la fotografia del Belpaese, raccontando, così come sono veramente, i rapporti che si trasformano e si logorano tra le mura domestiche: nel libro c’è la storia del novantunenne che decide di separarsi dalla moglie per riconquistare la sua libertà; e ancora, di coppie che vanno in frantumi per una chat, alla ricerca di amori o avventure sulla rete, fino a consumare la loro vita (e il loro matrimonio) nella virtualità; di madri che scoprono di voler fare le mamme “a rate” e di padri che architettano la più misera e becera delle strategie, per provare una seconda giovinezza accanto ad una ragazza pronta a giurare amore eterno.

Dalle violenze contro le donne ai figli contesi, dalle “madri Medea” ai padri separati, dalla negoziazione assistita al divorzio breve della Chiesa, il romanzo riporta e analizza storie e contraddizioni di un Paese in cui il diritto di famiglia spesso si scontra con le realtà, il più delle volte drammatiche, che coinvolgono le coppie in crisi. Un libro che si avvale dei contributi delle psicoterapeute Anna Maria Casale e Maura Manca, e del giornalista Gianluca Nicoletti, e che svela al lettore cronache di vita vissuta strazianti, come quelle di Claudio Cecchini e Carolina Tana, e ancora, lettere struggenti e numeri che mostrano un’Italia che cambia e un sistema che spesso non riesce a starle dietro. Come si legge nell'ultimo lavoro di Gassani, il 30% delle coppie si lascia per colpa di WhatsApp e Facebook. Dal 2010 le separazioni e i divorzi hanno numeri costanti: una media di 88mila le prime, di 53mila i secondi, mentre sono 30mila le coppie di fatto che ogni anno si dicono addio. L’infedeltà non è più appannaggio tipicamente maschile, ma coinvolge sempre più anche le donne.

Da quando è entrato in vigore il divorzio breve, il 20% delle coppie che ha chiesto di lasciarsi avvalendosi di questa legge ha più di 65 anni. Il matrimonio, nella cattolicissima Italia, non è più un’istituzione incrollabile. Ci si sposa sempre meno in chiesa, a Milano solo il 30% delle coppie fa il grande passo sull’altare. Il sorpasso è avvenuto anche a Roma: il 55% dei matrimoni si celebra in Comune. Il 70% delle coppie opta per la separazione dei beni. Aumenta il numero delle convivenze more uxorio, che sono circa un milione, mentre un bimbo su 5 nasce fuori dal matrimonio (circa 100mila all’anno). Numeri che, secondo l’autore, impongono un cambiamento a livello legislativo rapido e importante, che sia in linea con i mutamenti che la nostra società sta conoscendo. Anche perché, come si legge nel libro, il rischio della sentenza errata è dietro l’angolo: sbagliare significa condannare a morte la vita di quella famiglia, con i suoi sentimenti e i suoi valori. Nel mezzo, resta la figura dell’avvocato, sempre più nella doppia veste di legale e confessore di paure, sogni e aspettative.

Gian Ettore Gassani “Vi dichiaro divorziati” (edizioni Imprimatur, pp. 281, euro 17)