“Segnali sconosciuti”, l’arte enigmatica di Federico Paris in mostra nelle sale di Spazio Progetti

Nella galleria del borgo viterbese Bassano in Teverina, il percorso inaugura la serie espositiva “Stanze d’artista” che proseguirà sino al prossimo maggio

Mostra "Segnali sconosciuti", galleria d'arte Spazio Progetti_credits Courtesy of Federico Paris
di Gustavo Marco Cipolla
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 11:57

Sono “Segnali sconosciuti” quelli plasmati dall’estro di Federico Paris con la sua personale, visitabile sino a domenica 28 gennaio nelle sale di Spazio Progetti, galleria nel cuore di Bassano in Teverina (Viterbo). Il linguaggio del poliedrico artista si manifesta mediante elementi visivi intriganti quali i “monoscopi”, immagini statiche utili nella verifica qualitativa delle trasmissioni televisive. Così l'arte esplora l'idea di una "riproduzione errata” tra grafiche e materiali tecnici provenienti da mondi differenti come la tivvù o l'elettronica. 

La mostra è un percorso eclettico attraverso la molteplicità di esperienze, abbraccia vari campi e impreziosisce il codice estetico che lo contraddistingue con uno studio fervente di strumenti e lavorazioni. Le opere, insigni e incise nella memoria di prestigiose collezioni, permeano il panorama artistico italiano ed estero. Il suo ruolo creativo e cosmopolita vanta collaborazioni nell’universo della moda con brand illustri come Pucci, Gucci, Gattinoni e Dior o nel cinema, sui set di registi e sceneggiatori omaggiati con il Premio Oscar quali Ridley Scott e Barry Morrow. Sinergie che ne attestano la versatilità e un’impronta indelebile in ambiti diversificati.

Gli oggetti, distorti dalla loro funzione originaria, generano un’interferenza espressiva e si trasformano in visioni enigmatiche, a tratti aliene, difficili da interpretare.

Un cortocircuito comunicativo da decodificare tramite l'immaginazione e l'intima percezione dell'osservatore. L'incognita che avvolge ogni creazione non solo suggestiona, ma carica di contenuti la materia, stimolando l'ambizione e la curiosità per comprenderne il messaggio intrinseco.

Il critico Antonello Ricci dipinge i lavori di Paris definendoli «rovine dal futuro, un boschetto ordinato e misterioso di significanti residui, il cui significato originario è perduto per sempre. Tavolette-enigmi di alfabeti immemori, frammenti fossili che vengono salvati e risignificati in un nuovo "discorso". Da componenti della tecnologia a totem auratici di forza ermeneutica, la sua ricerca è densa, innocente, allusiva e spiazzante. Il dialogo sottile e implicito con il pensiero selvaggio di Lévi-Strauss contribuisce alla poetica del bricoleur che caratterizza la sua espressione».

Federico Paris inaugura il recente capitolo espositivo di Spazio Progetti che, nato nel 2020 e fortemente legato a “Sculture in campo-Parco internazionale di Scultura contemporanea” accanto alle altre quattro gallerie del borgo viterbese, oggi propone il programma “Stanze d'artista”: la serie di mostre, in agenda fino al prossimo maggio, ha come obiettivo la valorizzazione di autori che, appartenenti a realtà diverse, custodiscono un originale background compositivo ed esperienziale.

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