Restaurate dalla Fondazione Varrone 48 opere d'arte danneggiate dal terremoto ad Accumoli e Amatrice. A dicembre la mostra

Restaurate dalla Fondazione Varrone 48 opere d'arte danneggiate dal terremoto ad Accumoli e Amatrice. A dicembre la mostra
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Domenica 6 Settembre 2020, 00:00

Da Sant'Emidio a San Michele, dalla Madonna con bambino al Cristo in gloria: a quattro anni dal terremoto che rase al suolo Accumoli e Amatrice con le sue «cento chiese» e il bellissimo museo civico, tornano alla luce le prime opere d'arte restaurate nei mesi scorsi al Varrone Lab, il laboratorio allestito dalla Fondazione Varrone a Rieti: a dicembre saranno esposte nel capoluogo sabino in una mostra dedicata alle opere rinate dopo il sisma.
 

Laboratorio di restauro



Accumoli - Chiesa San Giovanni - Cristo in gloria



Tra le tele, le pale d'altare, le statue restaurate da Anna Paola Salvi, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Frosinone, Latina e Rieti affidata a Giuseppe Cassio, c'è la tela di Sant'Emidio, santo protettore dai terremoti, recuperata da Accumoli e gravemente danneggiata dal crollo della chiesa di San Francesco che la custodiva; gravemente danneggiata anche la tela di Sant'Emidio venerata nella chiesa di Poggio Vitellino di Amatrice.


Amatrice - Scai - Madonna con bambino



Il terremoto aveva mutilato la statua di San Francesco,estratta dalla chiesa di San Francesco di Amatrice dai Vigili del Fuoco; quasi irriconoscibili il Cristo in Gloria recuperato dalla chiesa di San Giovanni di Accumoli, il San Michele Arcangelo della chiesa di Casali della Meta e la Madonna con Bambino di Scai, e ora tornate letteralmente a nuova luce.

Le opere fanno parte di un pacchetto di 48 pezzi che il 13 gennaio scorso vennero prelevate dal deposito allestito all'indomani del terremoto dal Mibact nella Scuola Carabinieri Forestali di Cittaducale e trasferite a Rieti per il restauro.


Accumoli - Chiesa di San Francesco - Sant'Emidio


Quello stesso pomeriggio ad inaugurare il laboratorio di Palazzo Dosi fu il ministro Dario Franceschini, parlando di «esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato che si può esportare anche in altre realtà». Particolarmente commovente fu, il 7 febbraio scorso, la visita che un gruppo di amatriciani e accumolesi fece al laboratorio per rivedere quadri, statue, stendardi carissimi alla pietà popolare.

Varrone Lab, il ministro Franceschini inaugura a Rieti il laboratorio del restauro dei capolavori scampati al terremoto




 

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«Abbiamo fatto tutto questo per la gente di Amatrice e di Accumoli, per riavvicinarla alle opere a cui era legata, così da non interrompere il legame con un passato che il terremoto ha quasi azzerato - dice il presidente della Fondazione Antonio D'Onofrio - L'abbiamo fatto per tenere alta l'attenzione su una ferita, quella del terremoto del centro Italia, ancora aperta ma che sembra già rimossa. Il restauro del primo blocco di opere è concluso ma d'intesa con la Soprintendenza il laboratorio resta aperto per continuare il lavoro».


Amatrice - Casali Meta - San Michele Arcangelo


Il lockdown ha rallentato ma non interrotto l'operazione voluta dalla Fondazione Varrone d'intesa con la Soprintendenza, la Chiesa di Rieti e i Comuni di Amatrice e Accumoli. Il restauro delle opere è stato completato a fine luglio; a metà dicembre è in programma a Rieti l'apertura della mostra interamente dedicata all'arte sacra dei borghi della Laga colpiti dal terremoto del 2016, a cui la Fondazione ha già dedicato un importante volume pubblicato da Electa a dicembre. Il libro sarà presentato ad Amatrice il 18 settembre.


Amatrice - Poggio Vitellino - Sant'Emidio

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