Coronavirus, #Daje Rieti: si riparte nella Fase 2 con i 21 testimonial della città al lavoro scelti dalla Fondazione Varrone Video

La campagna fotografica
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Lunedì 18 Maggio 2020, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 15:06

La Fase 2 dopo il picco dell'emergenza coronavirus è decollata e Rieti torna al lavoro e a una graduale ripresa della vita sociale salutata dal sorriso di 21 tra imprenditori, commercianti, artigiani, operatori sociali e artisti che hanno prestato il loro volto alla campagna fotografica #DajeRieti. Lungo le mura medievali del capoluogo Sabino, da Porta d'Arce a Porta Cintia, si snoda un'installazione urbana pensata dalla Fondazione Varrone per ridare slancio, entusiasmo ed energia alla città attraverso le immagine dei suoi protagonisti.









"Se i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari - e con loro forze dell'ordine, volontariato, insegnanti e i lavoratori che hanno mandato avanti il Paese nelle settimane più buie - sono stati gli 'eroi' nell'emergenza sanitaria", spiega la stessa Fondazione, "imprenditori, commercianti, artigiani, operatori sociali, turistici e culturali che da oggi rialzano la saracinesca saranno gli eroi nella nuova, difficile fase che si apre". Non potendo riunire le foto nel chiuso di una sala si è scelto di sistemarle nel tratto più spettacolare delle mura cittadine. Si potrà seguire il percorso in auto o sulle due ruote o gustarne più a fondo i particolari camminando lungo viale Morroni e viale Canali, nel rispetto delle regole e senza creare assembramenti. Tra i 21 testimonial che generosamente hanno accettato di 'metterci la faccia' ci sono anche un ristoratore di Amatrice e un imprenditore di Cittareale, per non dimenticare l'altra grande sfida che attende il territorio, quella della ricostruzione post-terremoto. "Questa mostra - spiega il presidente della Fondazione Antonio D'Onofrio - vuole essere un omaggio al mondo del lavoro, della cultura, del terzo settore e una spinta alla ripresa della città, in uno dei momenti più difficili della sua storia. Sappiamo che non basta una foto a far quadrare i conti di un'impresa. Ma una foto può aiutare a riconoscersi tutti parte di una stessa comunità. Il messaggio è: insieme, tutti insieme, ricominciamo".


«Queste foto sono una rappresentazione della Rieti che ha faticato e che oggi teme di non poter ripartire – ha detto ancora D’Onofrio – ma noi siamo una comunità, dobbiamo agire come comunità. Lo abbiamo fatto tra noi nelle settimane più difficili della pandemia ed è stato un bene. Il messaggio è mettiamoci insieme, e troviamo insieme e dal basso la forza per andare avanti».

«Rieti è una città che nonostante tutto ha dimostrato di non volersi arrendere – il commento del sindaco Cicchetti – Servirà ancora pazienza, buona volontà e speranza da parte di tutti e i volti di questi reatini ci dicono che se non verrà meno questo sforzo corale ce la possiamo fare. Noi per primi abbiamo dimostrato che si può agire in piena concordia».

Anche il direttore generale della Asl, Marinella D’Innocenzo, ha insistito sullo «sforzo corale del territorio per far fronte ad una situazione che non potevamo immaginare” rimarcando l’impegno della Fondazione e della Diocesi ma anche dei Comuni, a cominciare da Rieti. “Ora è il tempo della responsabilità, ma noi idealmente ripartiamo da qui, insieme».

«Le foto sono in bianco e nero ma non rimandano al passato: questo è presente che guarda avanti – ha detto Pompili – La nostra ripartenza dovrà avere la capacità di abbattere le barriere infrastrutturali e digitali e dovrà poter contare sul protagonismo delle persone».

Grazie anche ai testimonial della campagna fotografica, «imprenditori, commercianti, artigiani, liberi professionisti, artisti e operatori sociali che nonostante le mille preoccupazioni ci hanno messo la faccia e una faccia sorridente e piena di energia».

Ecco chi sono: i fratelli Camillo, Maurizio e Settimio Aguzzi, Sandro e Simone Angelucci, Marco Boncompagni, Luigi Chiani, Francesco Cimmino, Damiano Dal Molin, Donato Fabri, Pino Fabi, Rita Giovannelli, Alessia Iachetti, Emanuela e Claudio Lorenzini, Gianluca Maggi, Cristina, Francesca e Maria Sole Mancini, Virgilio Paolucci, Sandro Ratini, Antonio Roberti, Lazzaro Silvestri, Alessio Serafini, Raffaello Simeoni e Ambra Trauzzi. Tra loro anche imprenditori di Amatrice e Cittareale, perché “emergenza non scaccia emergenza, e la ricostruzione resta un impegno ancora da onorare”.