Quei film in Super8 e la nostalgia di un mondo da rivivere online

Una delle migliaia di immagini visibili su Memoryscapes
di Leonardo Jattarelli
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 15:03
Ritagli di vita personale, emozioni private, ricordi di affetti, di paesaggi condivisi, ritratti di amici, parenti, amori. Quando si azionava quel piccolo, magico proiettore dove scivolava la pellicola tra mille curve, un percorso “tecnico” semplice ma ogni volta terribilmente complicato, si dava vita al miracolo delle immagini. Si stava dentro casa, ora lo siamo costretti dalla pandemia; ma allora la libera scelta di “rivedersi” e rivivere attimi di vita aveva il sapore di un gioco familiare: per pochi minuti si riproiettavano sentimenti dopo averli già vissuti e ci si trovava spesso diversi. Quei film in Super8 che gracchiavano, ogni tanto “smagliati”, erano uno specchio della Storia.


Oggi che sembrano intercorsi secoli da quei magici momenti; oggi che si parla e ci si osserva troppo spesso in “virtuale” anziché in “reale”, ecco che rispuntano quei vecchi film, quelle immagini domestiche e i ricordi di viaggi, di affetti, di luoghi, di eventi. Grazie al fantastico lavoro di studiosi, ricercatori, esperti di cinema, dal 2002 è attivo l’Archivio Nazionale del film di famiglia. Molti di noi lo scoprono soltanto oggi: oggi che l’Archivio mette a disposizione online trentamila pellicole originali e inedite in formato ridotto (Super8, 8mm, 16mm, 9,5mm), girate tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento. Un patrimonio dal valore inestimabile quello di Home Movies, primo Archivio dedicato alle pellicole «“fatte in casa” dagli italiani - si legge nella descrizione dell’evento - che raccoglie, cura, cataloga, valorizza quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che è il cinema privato. Un unico, grande racconto per immagini dove riscoprire le storie dei singoli e quelle delle nostre comunità - famiglie, associazioni, imprese, parrocchie, scuole - con le loro tradizioni e le loro innovazioni, le loro vite quotidiane e i loro eventi straordinari».


L’offerta online avviene sulla piattaforma Memoryscapes, accessibile al link https://homemovies.it/memoryscapes/. Memoryscapes si avvale di un comitato scientifico di alto profilo internazionale, che comprende studiosi, archivisti e rappresentanti delle istituzioni. Ne fanno parte una figura di riferimento per i filmmaker e gli archivi online come Rick Prelinger (professore di cinema e digital media all’University of California Santa Cruz, fondatore dei Prelinger Archives e membro del direttivo dell’Internet Archive - archive.org); Marco Bertozzi (storico del cinema e documentarista, Università Iuav di Venezia); Luisa Cigognetti (storica e direttrice dell’Istituto Storico Parri); Michele Guerra (storico del cinema, Università di Parma, e Assessore alla Cultura del Comune di Parma) e Giacomo Manzoli (storico del cinema, Università di Bologna). Il progetto è realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e del Mibact, in collaborazione dei partner Istituto Storico Parri, Kinè e Bradypus.


Le prime due serie di immagini e filmati hanno dei titoli: “Lungo la Via Emilia”, dedicata alla vita e ai paesaggi dell’Emilia Romagna, e “Cartoline Italiane”, dove poter vedere le meraviglie della nostra penisola con gli occhi dei viaggiatori del passato. Dalla storica corsa delle Mille Miglia al Giro d’Italia, dal primo traffico cittadino degli anni ‘50 alle strade vuote durante l’Austerity dei primi anni ‘70, dai canti in festa per la Liberazione alla fine della guerra ai graffiti colorati delle proteste studentesche, fino ai piccoli gesti della quotidianità straordinaria: «Le candeline soffiate su una torta - spiegano gli organizzatori - i pranzi della domenica, i sorrisi dei matrimoni e i picnic primaverili. Ma anche le strade di Pompei visitate dai viaggiatori degli Anni ‘20, le donne in costume da bagno corti sulle spiagge degli anni ‘30, i viaggi di ritorno degli italianamericans durante il Fascismo, le scampagnate nonostante la Guerra negli Anni ‘40, le Alpi viste con gli occhi degli sciatori degli Anni ‘50, gli antichi borghi degli Appennini rimasti intatti e le località di mare affollate e in piena trasformazione negli anni del boom».


«“Memoryscapes” è una sfida: quella di mettere a disposizione di un vasto pubblico la grandezza del nostro archivio. Per noi è un traguardo fondamentale: dopo quasi vent’anni in cui abbiamo raccolto, digitalizzato, catalogato pellicole provenienti da tutta Italia, siamo felici di riuscire a renderle, progressivamente, visibili a tutti – dice Paolo Simoni, Direttore dell’Archivio e responsabile del progetto -. Nella nostra lunga esperienza di archiviazione, ma anche di valorizzazione di questo patrimonio, al contempo fragile e potente, abbiamo capito che il primo approccio nei confronti di queste immagini è di tipo emozionale: il ricordo, il riconoscimento, la nostalgia di un tempo passato che ha attraversato la nostra infanzia, o quella dei nostri genitori, dei nostri nonni, fino alle generazioni più lontane a cui siamo legati come parte di una narrazione comune. E tuttavia, proprio attraverso questa spinta emozionale, possono essere veicolate analisi storiche, sociali, culturali: dalla moda al design, dai gesti di mestieri ormai scomparsi alle più grandi trasformazioni urbane, ma anche gli eventi straordinari, quando la grande storia incrocia e stravolge le vite di tutti e di tutte. Il cinema privato è il controcanto, spesso invisibile, della storia».
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