Maria Schneider, il film sulla tragica storia dell'attrice. Matt Dillon fa Brando sul set di "Ultimo tango"

"Maria", diretto da Jessica Palud, titolo di punta al Rendez-vous Unifrance

Anamaria Vartolomei nel film "Maria"
di Gloria Satta
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 14:52

La controversa lavorazione di "Ultimo tango a Parigi", il film-cult di Bernardo Bertolucci girato nel 1972, mandato al rogo dalla censura nel 1976 e poi riabilitato nel 1987, rivive in un film francese destinato a scatenare discussioni e resuscitare polemiche: ”Maria”, bio-pic della protagonista Maria Schneider interpretata da Anamaria Vartolomei, mentre nei panni di Marlon Brando c’è Matt Dillon. La regia è di Jessica Palud. Yvan Attal fa Daniel Gélin, il padre che non volle mai riconoscere Maria, mentre Hugo Becker fa rivivere Bertolucci. Il film, un dramma che racconterà la tragica vita e la carriera di Maria secondo una prospettiva femminista post-#MeToo, è uno dei titoli più richiesti dai compratori internazionali all’imminente Rendez-vous Unifrance, la vetrina internazionale della produzione francese in programma a Parigi dal 20 al 23 gennaio.


ICONA. Basato sul libro biografico ”Tu t’appelais Maria” di Vanessa Schneider, cugina dell’attrice di ”Ultimo Tango”, il film di Jessica Palud (che cominciò la carriera nel cinema proprio come assistente di Bertolucci sul set di ”The Dreamers”) ripercorre la vita della protagonista che grazie al film di Bertolucci, girato ad appena 19 anni, divenne un’icona cinematografica mondiale. Ma al tempo stesso venne rinchiusa in un’immagine iper-sessualizzata dalla quale non riuscì mai a fuggire. E fino alla morte, avvenuta nel 2011 per un tumore al seno, affermò di aver subìto «come una violenza» le sequenze di sesso: quelle stesse che, come la famigerata "scena del burro", avrebbero poi provocato scandalo nel mondo intero e provocato l’intervento della censura.


RIVELAZIONE. Bertolucci, solo nel 2013, avrebbe ammesso che l’attrice non era consenziente. Il regista rivelò di provare dei sensi di colpa ma di non essersi pentito per quella scelta: cogliere di sorpresa Maria, suscitando la sua umiliazione e il suo terrore, secondo lui aveva comferito una maggiore autenticità al film. Il movimento #MeToo non era ancora nato ma le dichiarazioni di Bertolucci provocarono comunque un putiferio sul web e l’indignazione di diverse attrici, tra cui Jessica Chastain.
DILLON. «Calarmi nel ruolo di Marlon Brando è stata una sfida che lo stesso grande attore avrebbe potuto affrontare perché era molto cooraggioso», ha dichiarato Dillon a ”Variety”, «Brando è un personaggio che all’inizio mi ha terrorizzato ma che non ho potuto fare a meno di interpretare: aveva il dono della recitazione, è stato sempre il mio punto di riferimento anche se sul set, naturalmente, c'erano volte in cui pensavo: ”Idiota, come puoi anche solo osare?”».
VARTOLOMEI. Anamaria Vartolomei, che il pubblico ha conosciuto nel film ”La scelta di Anne - L’événement” vincitore del Leone d’oro a Venezia 2021, ha aggiunto: «Di Maria ho cercato di raccontare la luminosità, non soltanto i lati oscuri. Era fuoco, malizia, libertà. Una presenza elettrizzante. Voleva rompere il silenzio su questioni tabù come violenza e sessismo all’interno del cinema. Io sono rimasta scioccata proprio dal sessismo di cui è stata vittima. Ma non è mai scesa a compromessi, la sua battaglia per la verità è andata anche a vantaggio delle generazioni successive».

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