Festival Venezia 2023, un'edizione epica per la kermesse della rinascita

Tutto quello che c'è da sapere sulla 80esima edizione del Festival

Festival Venezia 2023, un'edizione epica per la kermesse della rinascita
di Gloria Satta
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Agosto 2023, 06:44 - Ultimo aggiornamento: 09:45

Venezia 80, si rinasce. Magari mancheranno alcune star hollywoodiane, come Bradley Cooper ed Emma Stone, trattenute in America dallo sciopero degli attori. Ma tante altre sbarcheranno e il red carpet sarà tutt'altro che sguarnito. Il mondo del cinema, provato dalla pandemia, ha la frenesia di recuperare il tempo perduto.

Da Favino a Benedetta Porcaroli, tutte le star, i film e le trame

Dunque l'ottantesima Mostra di Venezia, che si apre stasera con lo spettacolare Comandante di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino nei panni dell'eroico sommergibilista Salvatore Todaro (chiusura il 9 settembre con La società della neve di Juan Antonio Bayona), sembra avere tutte le premesse per essere un'edizione kolossal.

LA FUNZIONE

All'indomani dei mesi bui del covid, mentre lo streaming conquista sempre più terreno e la situazione geopolitica desta allarme nel mondo intero, il festival avrà una funzione più che mai strategica: assicurare, mentre gli incassi-monstre di Barbie e Oppenheimer fanno volare il box office globale, il ritorno in massa del pubblico in sala. Soprattutto per i film italiani, che ancora arrancano dietro i blockbuster. Venezia dovrà inoltre innescare come ogni anno la corsa all'Oscar. Al Lido si vedrà il cinema internazionale con i film di 54 Paesi: dai fortissimi Stati Uniti e Francia agli emergenti Nepal, Bosnia-Erzegovina, Arabia Saudita, Cuba, Mongolia. Significativa la varietà dei generi, dal biopic alla fantascienza, dal thriller al dramma, e non mancherà la presenza dei grandi vecchi come Roman Polanski, a 90 anni regista del corrosivo The Palace, o Liliana Cavani, stessa età, Leone d'oro alla carriera e il coraggio di sfidare gli interrogativi dell'esistenza in L'ordine del Tempo, o ancora Woody Allen, disincantato 87enne che non ha perso la voglia di giocare con la commedia (amara) in Coup de Chance. Di William Friedkin, scomparso il 7 agosto a 87 anni, ci sarà l'inedito The Caine Mutiny Court-Martial.

LE SPERANZE

Ma questa ottantesima edizione sarà innanzitutto nel segno della rinascita del cinema italiano che, agguerritissimo con sei film in concorso molto diversi tra loro, dal trampolino di Venezia prova a riconquistare gli spettatori perduti: o la va o la spacca, la Mostra è una promozione da non perdere.
E tutte le speranze sono affidate, oltre che a Comandante, all'adrenalinico thriller di Stefano Sollima Adagio, storia di gangster in una Roma che brucia, al drammatico Lubo di Giorgio Diritti sulla tragedia dei nomadi jenisch nella Svizzera degli Anni Quaranta, al coinvolgente Finalmente l'alba di Saverio Costanzo sul sogno cinematografico di una ragazzina nella Cinecittà del dopoguerra, allo straziante Io Capitano di Matteo Garrone dedicato all'odissea di due giovanissimi migranti africani, al vitalissimo Enea, opera seconda del 31enne Pietro Castellitto.

LE STAR ITALIANE

E lo star system nazionale timbrerà il cartellino al Lido: Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Claudia Gerini, Alba Rohrwacher, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Silvia D'Amico, Sergio Castellitto, Luca Barbareschi produttore di Polanski ma anche regista e protagonista di The Penitent non faranno rimpiangere le eventuali defezioni americane, mentre nella sezione Orizzonti Micaela Ramazzotti debutta alla regia con il convincente, drammatico, Felicità. Sono 23 i film in concorso, 5 dei quali diretti da donne: se la parità di genere è un traguardo che richiede ancora un lungo cammino, nella selezione ufficiale la presenza delle registe, 29 su 82, è tutt'altro che irrilevante. Abbondano i biopic, genere sempre più praticato: c'è grande curiosità per Ferrari di Michael Mann con Adam Driver, mentre Priscilla di Sofia Coppola rilegge la storia di Elvis Presley secondo la prospettiva della moglie, Maestro di Bradley Cooper fa rivivere il leggendario direttore d'orchestra Leonard Bernstein (con l'approvazione della famiglia, malgrado il naso finto dell'attore abbia fatto imbizzarrire i social), e in El Conde Pablo Larraín trasforma Pinochet in un vampiro.

RITORNI E SORPRESE

Tra i film più attesi spiccano The Killer di David Fincher, adattamento di un fumetto con Michael Fassbender, Dogman di Luc Besson che già posiziona il protagonista Caleb Landry Jones in rampa di lancio per la Coppa Volpi, il fantascientifico Povere creature! di Yorgos Lanthimos già in odore di capolavoro.

Una delle sorprese potrebbe essere il surreale Daaaaaalì di Quentin Dupieux, il regista più folle di Francia (è quello di Mandibule) sul maestro del surrealismo. E sul tappeto rosso ci si aspettano sfracelli dal rapper Travis Scott, atteso come attore in Aggro Drift di Harmony Korine. La preapertura sarà invece dedicata a Gina Lollobrigida, una diva che ha esportato il made in Italy nel mondo (in programma Portrait of Gina di Orson Welles e La provinciale di Mario Soldati). Si annuncia una Mostra di alto profilo, non sarà facile il compito della Giuria guidata dal premio Oscar Damien Chazelle che sarà accompagnato, tra gli altri, da Jane Campion e dal nostro Gabriele Mainetti. Che la festa cominci. Il cinema rinasce, o almeno ci prova.

© RIPRODUZIONE RISERVATA