Polimeni: «Nel nuovo tecnopolo mettiamo insieme gli atenei e le imprese»

L'intervento della rettrice dell'Università La Sapienza

Polimeni: «Nel nuovo tecnopolo mettiamo insieme gli atenei e le imprese»
di Giampiero Valenza
2 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Giugno 2023, 23:59 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 14:44

Lo spazio c’è ed è a Pietralata, nel quadrante Est della Capitale. I cervelli pure e già 200 ricercatori stanno lavorando per i progetti dedicati alla transizione ecologica, al mondo digitale, all’aerospazio, al farmaceutico. Tutti loro, insieme agli altri che si aggiungeranno nel corso degli anni a venire, entreranno a pieno titolo nel Rome Technopole, lo spazio dove si intrecceranno lo studio universitario e la ricerca applicata. La rettrice dell’Università Sapienza, Antonella Polimeni, lo racconta un po’ come il fiore all’occhiello del mondo accademico laziale cogliendo l’occasione dell’evento dei 145 anni del Messaggero organizzato a Villa Miani.

Quanto alla capacità di produzione scientifica, di nascita di incubatori e di start up, Roma e il Lazio sono «una potenza di fuoco», ma «mai era stato fatto sistema».

Ora, tutto cambia e il polo dell’alta tecnologia diventa realtà. La proposta del Technopole covava già da tempo nelle menti del mondo universitario del Lazio. Con il Piano nazionale di ripresa e resilienza che lo ha finanziato, c’è stata un’accelerazione. Così, è diventato un «enzima», in grado di «mettere insieme le università, gli enti di ricerca, le piccole e medie imprese e le istituzioni».

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA