È la stessa tecnica che usiamo per stipare i piumoni nell’armadio cercando di salvare lo spazio ma, al posto delle piume d’oca, c’è chi è disposto a rimetterci le penne pur di appendere in salone una riproduzione del tutto originale. Una prova d’amore, più che una fotografia: la fiducia, infatti, deve essere assoluta. Nel partner, in primis, e poi nell’artista che garantisce la presenza di un paramedico pronto ad intervenire durante l’apnea. Prima degli scatti si fa una prova per scegliere la posizione: un tetris umano che unisce i corpi in una stretta indissolubile: «Gli uomini e le donne sono attratti l’uno dall’altro e cercano di diventare una cosa unica. Questo desiderio fondamentale trasporta un’energia che interessa tutto il mondo. Ecco perché in molti si sono lasciati immortalare in questo modo», spiega Kawaguchi. Una volta scelto l’assemblaggio, i protagonisti vengono ricoperti di lubrificante perché la pelle non faccia attrito con il sacco. Poi l’ossigeno viene completamente risucchiato. È previsto che lo shooting non duri più di quattro secondi in modo che i due non trattengano il respiro oltre i dieci secondi. Love is in the air?
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