Wagner si ritira dalla Bielorussia, gruppi di 600 mercenari si spostano in Russia. Salta l'accordo tra Putin e Prigozhin

Giovedì 10 Agosto 2023, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 13:37

L’appello

Sulla base dei rapporti ricevuti da fonti russe, l’Isw ipotizza tuttavia che alcuni elementi dell’accordo tra il Cremlino e Prigozhin, negoziato da Lukashenko durante il colpo di Stato lampo di giugno, abbiano cessato di applicarsi. Secondo il think tank, Putin è probabilmente ancora preoccupato per la minaccia che Prigozhin potrebbe rappresentare e il suo obiettivo a lungo termine è quello di recidere i legami tra Prigozhin e la sua creatura, il gruppo Wagner. Dopo l’incontro di Putin con la leadership della brigata avvenuto al Cremlino il 29 giugno, scrive l’Isw, gli attacchi verbali delle autorità di Mosca a Prigozhin si sono rarefatti, per poi ricominciare a intensificarsi a inizio agosto. «L’aumento del numero di aggressioni del Cremlino a Prigozhin potrebbe indicare che Putin è tornato al suo obiettivo originale di distruggere Prigozhin» e separarlo dalla Wagner, ritiene il think tank. «In alternativa, la volontà di Putin sarebbe quella di un ritorno in Russia della brigata». L’Isw ricorda che il 26 luglio il presidente della Federazione ha lanciato un appello ai comandanti del gruppo Wagner affinché tornino a combattere in Ucraina nelle file dell’esercito russo. «Il messaggio potrebbe indicare che il Cremlino intende riorganizzare le forze del gruppo Wagner e subordinarle al ministero della Difesa russo», rilevano gli analisti di Washington. L’appello, in ogni caso, «non è stato accolto positivamente».

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