Vera Gemma: «A 17 anni i miei genitori mi costrinsero a rifarmi il naso. Non ho mai superato la morte di mio padre. Sul set mi addormenterano per rubarmi in casa»

Domenica 7 Gennaio 2024, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 19:02

L'infanzia poco autentica

Cinema, famiglia e amore: questi i temi affrontati da Vera Gemma nel salotto di Silvia Toffanin. Ospite di Verissimo, l'attrice romana si è raccontata in una lunga intervista, parlando del suo film "Vera", della sua infanzia e della sua carriera. «Ho sempre avuto difficoltà con le persone mediocri, e mai con gli artisti. Da Sergio Leone a Quentin Tarantino, passando per Vasco Rossi. Con loro parlo la stessa lingua. Con le persone superficiali invece ho sempre problemi», ha detto l'attrice iniziando la sua intervista. Spazio poi all'infanzia, tra lussi e poca autenticità: «Io e mia sorella siamo cresciute in questa villa in un'infanzia surreale. Avevamo pullman di giapponesi che venivano a casa a fare foto. Io non è che non fossi felice, quella casa era meravigliosa. Però c'era qualcosa dentro di me che mi diceva che tutta questa perfezione, queste luci attorno a papà non era al 100% vera. Mancava la verità, l'autenticità nei rapporti. Io da bambina sospettavo un po' di tutti, facevo molta fatica a fidarmi. Cercavo fuori qualcosa di più autentico».

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