Sofia Castelli, l'amica che dormiva nella stanza accanto mentre l'ex fidanzato la uccideva: «I sensi di colpa mi divorano, sono morta anch'io»

Lunedì 7 Agosto 2023, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 16:47

Auri dormiva nella camera accanto

«Non avevo capito cosa fosse successo, perché era una cosa più grande di me che né la mia testa né il mio fisico erano pronte ad affrontare - scrive Auri che dormiva nella stanza accanto a quella in cui è stata uccisa Sofia - Da quel giorno ho provato a farmi forza e ho guardato negli occhi la tua famiglia e ho pianto con loro, perché anch'io ne facevo parte ormai. La vita è così ingiusta. Ogni giorno che passa diventa un dolore sempre più insopportabile per me, per la tua famiglia, le tue amiche di sempre e tutte le persone che ti conoscevano, una parte di me è morta con te e nessuno potrà mai restituirmela. Ormai niente ha più senso senza di te: le serate, le feste, il divertimento, i sorrisi non esistono più, la mia vita è ferma a quella mattina del 29 luglio 2023, era tutto così normale con le cose che facevamo sempre, infatti molte persone ci hanno viste insieme ballare, ridere e scherzare perché noi facevamo questo insieme, eravamo migliori amiche con la A maiuscola».

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