Mourinho, così in due anni lo Special One ha cambiato la storia della Roma

Mercoledì 31 Maggio 2023, 20:03 - Ultimo aggiornamento: 20:44

Il percorso

In campionato in questi due anni la Roma non fa granché. Inutile nasconderlo. Però è in Europa che arriva dove deve arrivare. Sempre. L'anno scorso il percorso in Conference è stato netto. Solamente col Vitesse c'è qualche problema, spazzato via da Abraham all'ultimo secondo su assist di Karsdorp. Poi è tutto in discesa e la notte di Tirana, con lacrime annesse dopo aver vinto la coppa con rete di Zaniolo - sembra passata davvero una vita, ma è solamente un anno fa - è l'apoteosi per José. Che il giorno dopo si fa il giro della Capitale battendosi il pugno sul cuore. Roma è ai suoi piedi e lui, l'Imperatore, lo sa fare davvero bene. Quest'anno sembra di rivivere lo stesso. Anche se qualche problema c'è stato. Con la società, soprattutto, che non gli ha regalato forse quei giocatori che lui si aspettava. Sì, sono arrivati Matic, Wijnaldum, Belotti e pure Dybala. Ma tutti a parametro zero o in prestito come nel caso dell'olandese. «Se pensiamo di aver speso solamente 7 milioni sul mercato non possiamo dire che questa squadra ha come obiettivo la qualificazione alla Champions. Io non l'ho mai detto» tuona negli ultimi giorni. Rispondendo così a delle domande su quello che invece aveva dichiarato Pinto. Connazionale e amico. Ma con vedute diverse. Solamente Celik è stato acquistato spendendo qualcosa. Per il resto il merito del dirigente è stato quello di riuscire dove gli altri non ce l'hanno fatta. E questo bisogna sottolinearlo. Ma a Mou non è bastato. E ha preparato, forse, il lungo addio.

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