Una scoperta che non sorprende
Secondo gli esperti, queste variazioni dimensionali non sorprendono, in quanto «dalla notte dei tempi, l'altitudine del Monte Bianco oscilla continuamente». A variare non sarebbe la "vetta rocciosa" della montagna, che culmina a 4.792 metri, bensì lo spessore dello strato di "neve eterna" che la ricopre. Uno spessore che cambia a seconda dei venti di quota e delle precipitazioni, e che quindi varia a seconda delle stagioni. In inverno, infatti, il vento "taglia" la neve più che in estate, motivo per cui alla fine dell'estate la vetta è più alta che in primavera.