Miriana Trevisan a Verissimo: la carriera, le accuse di molestie a Tornatore e l'anoressia: chi è l’ex ragazza di Non è la Rai

Sabato 25 Novembre 2023, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 18:03

L'intervento e il periodo buio dell'anoressia

Nel mese di agosto 2021, come la stessa ex ragazza di Non è la Rai ha raccontato, si è dovuta sottoporre a un intervento chirurgico d’urgenza. In questa circostanza, ha subito un’isterectomia ossia la rimozione dell’utero. Secondo quanto raccontato dall’ex gieffina, la donna stava rischiando la vita.

Oggi Miriana Trevisan sta bene e si dedica al figlio Nicola, nato dal matrimonio col cantante Pago, dal quale si è separata nel 2013. Ma il suo passato è stato segnato anche da un altro disturbo, questo non solo medico, ma ben più profondo: l’anoressia. «Mi portavo nel cuore questo racconto - ha confidato al settimanale Nuovo - e ne ho parlato quando ho sentito la storia di una delle tante ragazze che sofrono di questa malattia».

La'anoressia inizia ad insidiarsi dentro di lei da appena adolescente: «Avevo quattordici anni, volevo fare la ballerina e, quando hai talento, faresti qualsiasi cosa pur di emulare le stelle della danza, che sono magre. A quell’età non pensi di farti del male. Così mi sono posta l’obiettivo di perdere peso e per due settimane ho mangiato solo un’arancia al giorno. I miei genitori lavoravano e, nonostante fossero molto attenti, riuscivo a nascondere la mia magrezza con i maglioni». «Ho sofferto di questa malattia per mesi. Cominciai con l’amenorrea, cioè l’assenza di ciclo mestruale, mi cadevano i capelli e non avevo forze. Insomma, ho rischiato la vita». Per fortuna è stata aiutata. Perché senza un aiuto sincero è difficile venirne fuori, guarire. «Durante le lezioni di danza mi sentivo molto debole. E il mio maestro disse a noi ragazze di togliere i maglioni per allenarci. Quando si accorse della mia magrezza, mi disse: “Miriana, ricomincia a mangiare e solo dopo potrai tornare a praticare danza”. È questa la frase che mi ha salvato la vita, togliendomi quello che amavo di più. Così, piano piano, ho ripreso a mangiare».

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