Jagermeister, come e dove nasce il terzo amaro più amato in Italia: dalla ricetta alle 56 erbe ai nuovi usi miscelati

Venerdì 19 Aprile 2024, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 14:41
Jagermeister, come e dove nasce il terzo amaro più amato in Italia: dalla ricetta alle 56 erbe ai nuovi usi miscelati
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Wolfenbüttel - Un drink è sempre più dei suoi ingredienti, dice Nils Boese, global ambassador di Jägermaster versando nel mixer l'amaro tedesco alle cinquantasei erbe più venduto al mondo lasciando intendere che esistono cinquantasei, e più, modi di orientare quelle botaniche nel miscelato verso una grande varietà di direzioni. Quando mostra la ruota dei sentori che ha creato per aiutare i bartender a miscelare lo Jäger ci dice che questo liquore si comporta in modo simile ad alcuni vini bianchi, e quindi sviluppa un diverso livello di intensità se ben refrigerato.

Perchè a temperatura ambiente cambia completamente: restituisce una dolcezza che quando si allunga si tramuta in amarezza rilasciando botaniche avvolgenti ma più audaci e appuntite. Una capriola di 180 gradi che rende bene la versatilità di questo liquore che da più di dieci anni ha debuttato nel mondo della mixology e che è diventato sinonimo di nightlife (anche grazie a un fortunato matrimonio con il mondo dei club, dei contest per giovani deejay e dei festival di musica elettronica). Per la cronaca: abbiamo sorseggiato qualche goccia di Gimlet, il famoso cocktail a base di gin e lime cordial che beveva il detective Philip Marlowe nel romanzo di Raymond Chandler del 1953, “The Long Goodbye”, con uno splash velocissimo di Jägermeister. Le affinità elettive tra il pianeta citrico e la complessità delle 56 erbe sono state una sorpresa.

Ma come nasce e dove viene prodotto oggi Jägermaster?

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