Le indagini
«Se sia stato un malore o un guasto tecnico - dice - lo dimostreranno i tecnici della procura, che sta lavorando seriamente per arrivare alla verità». Al momento gli inquirenti non avrebbero acquisito nessun documento dal Comune di Venezia, ma - assicura Boraso - «i nostri uffici sono a disposizione della procura per qualsiasi informazione sulle verifiche e sulle analisi del cavalcavia che facciamo dal 2016». Questo perché, al di là delle norme sulla sicurezza stradale «noi abbiamo una coscienza e dobbiamo dormire con serenità nell'interesse dei nostri cittadini e io lavoro per garantire la loro sicurezza». Per questo l'assessore, che siede in Consiglio comunale dal 1997, si dice «sereno», ma - aggiunge - «non sono sciocco e con i miei legali sono pronto a tutelarmi contro le diffamazioni».