«Nel mondo c’è tanta voglia e richiesta di Italia», dice spesso Giorgia Meloni tirando il bilancio dei suoi primi cento giorni da premier nel settore della politica estera. Di certo, Meloni ha dedicato molta attenzione e non poca energia ai rapporti internazionali. Su quattro direttrici. La prima: superare l’emergenza energetica, diversificare le fonti di approvvigionamento per affrancarsi dal gas di Mosca. La seconda: frenare il flusso dei migranti che sbarcano sulle nostre coste e rendere il dossier «competenza dell’intera Europa», in quando «l’Italia non può essere lasciata sola». La terza: dare battaglia nell’Ue per evitare che gli aiuti alle imprese per fronteggiare l’Inflaction reduction act varato dagli Usa siano questione dei singoli Stati, ma vi sia una risposta europea con la creazione di un fondo sovrano. La quarta direttrice: confermare il forte legame con gli Usa e la comunità occidentale nel fronteggiare l’invasione da parte della Russia dell’Ucraina.
Giorgia Meloni, i risultati (e i nodi) dei primi 100 giorni: dai migranti a gas, mercato interno e Africa
Domenica 29 Gennaio 2023, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 09:47

di Alberto Gentili
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