Gino Cecchettin e l'idea di un libro sulla violenza, scelta l’agente dei grandi scrittori Barbara Barbieri come portavoce

Martedì 2 Gennaio 2024, 23:49 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 07:35

IL PROGETTO

Cecchettin aveva anche annunciato la volontà di elaborare un progetto, una Fondazione nel nome di Giulia, per diffondere in Italia la cultura del rispetto delle donne, della non violenza. Per far capire soprattutto agli uomini che «l’amore non è possesso».
In che modo potrebbe aiutarlo un agente, a dare forma a questi propositi? Barbara Barbieri si occupa da tempo di diritti d’autore, segue molti autori italiani importanti ed è cofondatrice del Festival di letteratura italiana di Londra. Ma ha anche lavorato per l’ufficio stampa di Rizzoli, e sa come dirigere un progetto di comunicazione. Se Cecchettin volesse, potrebbe aiutarlo nella scrittura, per la letteratura, il cinema o la tv.
Tra i “protetti” di Barbieri citiamo Donato Carrisi, acclamato scrittore di thriller (come l’ultimo L’educazione delle farfalle), e anche regista, in proprio, di film tratti dai suoi romanzi. Inoltre, Alessandro D’Avenia, il professore che ha scritto tanti best-seller che sanno parlare al cuore della gente, come L’arte di essere fragili.

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