Gaia Menga morta nello schianto a Roma, alla guida c'era l'amica della madre: la prova dalle impronte digitali sul volante

Lunedì 6 Novembre 2023, 23:06 - Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 00:10

La furia

Non contenti, spaccarono il vetro e con il calcio della pistola colpirono con forza la donna alla testa cercando di strattonarla via. Giada, sotto choc e con un profondo taglio al capo, finì in ospedale dove rimase ricoverata per diversi giorni. Un episodio, inquadrato come un tentativo di sequestro lampo, magari per spaventarla o a scopo di estorsione, su cui indaga la polizia. Gaia aveva sofferto per la separazione tra i genitori naturali. E anche nel nuovo menage familiare tra la mamma e il nuovo compagno, che gestisce un concessionario all’Anagnina in passato nella sfera di epigoni dell’ex Banda della Magliana, non erano mancati momenti di sofferenza, tanto più che la storia è naufragata tra denunce reciproche. Forse proprio per questo, Giada aveva un gran senso di protezione per la figlia più grande, che era quasi sempre con lei. Anche l’altra notte al momento del terribile incidente.

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