Filippo Turetta, la strategia della difesa e l'ipotesi dell'infermità mentale. Le tre strade davanti al gip e i punti oscuri dell'omicidio di Giulia

Lunedì 27 Novembre 2023, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 08:48

Filippo Turetta in carcere, come sta

Nel frattempo Filippo Turetta ha trascorso le prime notti e un’intera prima giornata nel carcere Montorio, sorvegliato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria. A chi si è occupato di lui, è apparso sempre dimesso, di poche parole. Tuttavia, un dettaglio spunta tra gli altri. Stando a quanto riporta Repubblica, infatti, Filippo avrebbe confessato agli operatori: «Ho un po' paura». Come già premesso, il ragazzo è in regime di “grande sorveglianza” per il pericolo che possa far male a se stesso o che possa subire aggressioni dagli altri reclusi. E forse proprio questi due risvolti sono alla base delle affermazioni del 22enne. Ha chiesto di avere libri da leggere, come previsto per i detenuti anche del reparto infermeria, dove è stato collocato per proseguire con le visite psicologiche e psichiatriche dell’equipe medica, dopo il primo colloquio di sostegno di sabato. Ha incontrato un frate cappellano del carcere, che uscendo dall’istituto penitenziario domenica in tarda mattinata ha spiegato di non poter parlare, come regola impartita dalla direzione della casa circondariale, limitandosi a dire che ora bisogna rispettare «il dramma di due famiglie».

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