La malattia
Da quello che sappiamo Fabio Concato ha sofferto per molto tempo di attacchi di panico. «Iniziai a fare psicoterapia d’appoggio prima del successo: anzi sapendo, l’avevano detto i produttori, che restando coerente non avrei sfondato se non in 6-7 anni», disse Concato. «Così avvenne: ma Domenica bestiale, Fiore di Maggio e i soldi crearono altro disorientamento oltre al panico con cui evidentemente sfogavo cose mal digerite. La terapia allora mi fece restare coi piedi per terra, come volevo: attento alla famiglia, a mia moglie, alle cose vere. Non volevo diventare “l’artista”. Perciò non ho pudore a parlarne, anzi! Capire che siamo di passaggio, avere il senso della realtà, conoscere se stessi credo sia fondamentale».