L'Arcidiocesi: «Offese inaccettabili»
L'Arcidiocesi di Potenza ha espresso «profondo rammarico e sconcerto per quanto accaduto» davanti alla Santissima Trinità. «La libertà di manifestazione del pensiero e quella di riunione - è riportato in una nota - non possono mai trasmodare in offese, ingiurie, atti di sopraffazione della volontà e delle libertà altrui. La funzione religiosa è stata, tra l'altro, ininterrottamente disturbata da urla, canti, musiche ad alto volume, a dispetto delle dichiarazioni della vigilia da parte degli organizzatori che il presidio si sarebbe svolto nel più religioso silenzio».
La Chiesa locale ha stigmatizzato «quegli atteggiamenti - è detto ancora nella nota dell'ufficio per le comunicazioni sociali - che si sono concretizzati anche in sputi all'indirizzo di chi ha preso parte alla funzione religiosa e non può tollerare altri comportamenti espressivi di odio, di violenza verbale e fisica e di derisione come quelli diretti all'indirizzo di quanti hanno partecipato alla Santa Messa e anche del Vescovo e dei sacerdoti. Il tutto è accaduto senza un adeguato dispositivo di sicurezza a garanzia dei diritti costituzionali».