L’arresto di Riina e il processo con il generale Mori
Ultimo, con la struttura da lui voluta e creata, è la persona che ha arrestato il boss mafioso Totò Riina. L’operazione, nel 1993, è la più eclatante fra le tante azioni portate a compimento negli anni contro mafia e criminalità organizzata. Un arresto fondamentale, quello del capo mafioso, che tuttavia porterà all'accusa per il Capitano Ultimo di favoreggiamento a Cosa Nostra insieme al generale Mario Mori, uno dei fondatori del Ros. I due furono rinviati a giudizio su richiesta dell'allora sostituto procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, per aver omesso di informare la Procura che il servizio di osservazione alla casa di Riina era stato sospeso, causando così, secondo l'accusa, un ritardo nella perquisizione del covo del boss. Nel 2006, Ultimo e Mori sono stati prosciolti "perché il fatto non costituisce reato".